La superficie investita a riso in Italia nel 2022 – annuncia un comunicato dell’Ente Risi- ha subito una riduzione di circa 9 mila ettari. Questa è la scelta colturale dei produttori, portando la superficie a riso ad attestarsi intorno ai 218 mila ettari.
La siccità ha gravemente colpito diverse parti del territorio risicolo nazionale, provocando ingenti danni produttivi.
Con lo scopo di stimare il calo produttivo dell’annata agraria in corso, l’Ente Nazionale Risi ha effettuato una valutazione dei danni causati dalla siccità sul territorio risicolo lombardo e piemontese tramite l’utilizzo di immagini satellitari elaborate con tecniche avanzate di intelligenza artificiale.
LOMELLINA LA PIU’ COLPITA
I risultati hanno riportato che gli appezzamenti totalmente improduttivi a causa della siccità si sono localizzati prevalentemente in Lomellina (Zeme, San Giorgio Lomellina, Ottobiano e Cassolnovo), nel Pavese (Pavia, Torre d’Isola, Valle Salimbene, Albuzzano) e in maniera diffusa nel Milanese e nel Lodigiano.
Complessivamente la stima degli ettari totalmente danneggiati in Regione Lombardia ammonta circa a 23 mila ettari, a cui si dovranno aggiungere danni parziali a coltivazioni che comunque verranno trebbiate. Per quanto riguarda la suddivisione dei danni nei quattro gruppi merceologici si stima una perdita del 28% per il tondo, del 23% per il lungo A, del 22% per il lungo B e del 20% per il medio.
A breve l’Ente renderà noti anche i risultati relativi ai danni riscontrati in Regione Piemonte. Autore:Ente Risi