Il riso offre grandi vantaggi a chi deve cucinarne grandi quantit : versatile, per via delle sue molte variet e dei tanti usi che consentono, il top per qualit ; molto digeribile ed adatto a qualunque tipo di utenza. Le difficolt , al contrario, sono legate spesso ad aspetti "culturali" e storici che tendono a privilegiare la pasta come primo piatto principale. Ce lo spiega Ian Perotto, direttore centrale acquisti e servizi del Gruppo Onama, leader in Italia nei servizi di ristorazione. Il Gruppo possiede societ di ristorazione organizzate in divisioni (aziendale, scolastica/sanitaria e commerciale) con il marchio Onama, cucine centralizzate (Sorico), buoni pasto (Ristomat e Lunch Time), vending (Go Express) e facility (Palmar) e a sua volta appartiene a Compass Group – leader mondiale nel foodservice – impiega circa 12.000 dipendenti in Italia ed ha una cifra di affari di oltre 500 milioni di euro. ®I vantaggi legati al consumo di riso nella ristorazione – ci dichiara – sono molteplici: innanzi tutto molte variet di prodotto che permettono un utilizzo estremamente flessibile. Con vari tipi di riso possibile costruire men completi: dagli antipasti al dessert. L’aspetto qualitativo, inoltre, estremamente importante. Il "riso made in Italy" assolutamente ai vertici mondiali per aspetti qualitativi relativi alla produzione. Per quanto riguarda l’aspetto nutrizionale si tratta di un prodotto molto digeribile ed adatto a qualunque tipo di utenza. Le difficolt , al contrario, sono legate spesso ad aspetti "culturali" e storici che tendono a privilegiare la pasta come primo piatto principale¯. Secondo i dati Onama, il consumo di riso cresce prevalentemente al Centro Sud come prodotto "nuovo" e alternativo, ed distribuito in tutti i settori della ristorazione con una certa prevalenza nell’ambito sanitario. ®Inoltre, essendo un prodotto totalmente privo di glutine si presta con successo in tutte le diete speciali, a basso apporto proteico e dedicato anche alle diete per celiaci (purtroppo in aumento..)¯ commenta Perotto.
CORDONE FITOSANITARIO UE
La Commissione ha presentato la sua proposta di revisione delle norme esistenti il 17 ottobre 2023, tenendo conto dell’esperienza.