La Commissione europea non ha ancora adottato il Programma di Sviluppo Rurale della Regione Piemonte e i risicoltori iniziano a domandarsi se sia il caso di rivolgersi alla Sciarelli per capire che fine faranno i finanziamenti del secondo pilastro. Si sa solo che il documento preparatorio è stato inviato alla Commissione europea per la consultazione informale dei Servizi. La proposta 2014-2020 revisionata in base alle osservazioni della stessa Commissione è scaricabile dal sito www.regione.piemonte.it/agri/psr2014_20/testoNegoziato.htm. «Nel corso del mese di agosto – riferisce Confagricoltura – sono attesi i risultati della consultazione, ossia le ulteriori osservazioni da parte dei diversi Servizi della Commissione (oltre alla Direzione Generale Agricoltura, fra le altre, la DG Ambiente, la DG Clima, la DG Innovazione, la DG Regio e la DG Concorrenza); auspicabilmente si potrà svolgere nei mesi di settembre e ottobre la fase finale del negoziato, compresa la consultazione del partenariato, per arrivare all’approvazione del PSR nell’autunno 2015». Fin qui gli auspici… la realtà è che al Psr piemontese potrebbe essere dedicata una puntata di Chi l’ha visto? Risoitaliano.eu ha chiesto più volte all’assessore all’agricoltura Giorgio Ferrero di illustrare la situazione ai risicoltori, ma finora non è giunta risposta. (29.07.2015)
DE MINIMIS: IL NUOVO REGOLAMENTO
La Commissione europea pubblica il 13 dicembre 2024, il nuovo regolamento che alza la soglia “de minimis”, a 50.000euro/agricoltore/triennio.