La pasta di riso vince la sfida della pubblicit . Lo spot del nuovo prodotto della Riso Scotti, presentato da Gerry Scotti, il vincitore della categoria "alimentari di base" del quarto Top Brand Advertising, la manifestazione dedicata alla valorizzazione delle campagne televisive pi ricordate dai consumatori. "PastaRiso all’Italiana" nato dalla creativit di Raimondo Sciarrillo dall’Agenzia torinese Testa e Cuore, e diretto da Giovanni Bedeschi per la casa di produzione Bedeschi Film. Gerry Scotti vi spiega l’uso alternativo del riso sotto forma di pasta, per poi mostrare l’utilizzo del prodotto in armonia con la tradizione culinaria italiana, cucinandolo e assaggiandolo. "Il desiderio, spiegano gli ideatori, era quello di illustrare questo nuovo prodotto – la pasta di riso – come il pi vicino possibile al concetto italiano di pasta: nella preparazione, nelle ricette … In pi, si desiderava sottolineare le propriet nutrizionali e salutistiche del prodotto "PastaRiso": ottima alternativa alla pasta di grano non solo per i celiaci ma per tutti coloro che amano una dieta variata ed equilibrata. Associare il marchio Riso Scotti per una volta alla pasta anzich al riso ha evidentemente incuriosito e colpito i consumatori chiamati a giudicare gli spot. E poi, Gerry che mangia pasta, risultato … molto credibile!" In verit , che lo spot della pasta di riso fosse vincente lo si era gi capito dalla "guerra legale" minacciata da un grande produttore di pasta all’uscita della prima versione dello spot Scotti. "PastaRiso all’Italiana", infatti, inizialmente proponeva ai telespettatori di associare "il rito della pasta" al "benessere del riso", ma i pastai hanno rivendicato l’esclusiva sul rito pi caro agli italiani e, per evitare contenziosi, l’azienda pavese ha scelto di modificare lo spot e sostituire il logo "Pasta di riso" con il meno compromettende PastaRiso. Una correzione che non ha cambiato di una virgola la sostanza e soprattutto non ha spento la carica innovativa del prodotto, confermata dalle vendite.
IL CLIMA CAMBIA, CARTESIO NO
Un Carnaroli produttivo e molto stabile che fa della precocità una marcia in più