«Io sono uno scaramantico e come diceva Boskov partita è finita quando arbitro fischia» ha detto la sera del 31 maggio, uscendo dalla Camera, il capogruppo al Senato della Lega, Gian Marco Centinaio, a chi gli chiedeva se ormai era fatta per il governo. Pochi minuti dopo, le agenzie di stampa annunciavano che il politico pavese sarebbe stato il ministro dell’agricoltura del governo Conte. Ancora qualche minuto, ed era lo stesso Conte, leggendo la lista dei ministri al Quirinale, a fare il nome del politico pavese per via XX Settembre. Leghista della prima ora, classe 1971, un figlio e una Harley Davidson, è laureato in Scienze Politiche, è stato eletto in Comune a Pavia nel 2009, poi è stato vicesindaco e assessore alla cultura e al marketing territoriale. Esperto di turismo, eletto al Senato nel 2013 riconfermato il 4 marzo, è un fedelissimo di Salvini. Il 21 maggio, ipotizzando l’incarico a Centinaio, gli scrivevamo questa lettera, alla quale lui, gentilmente e riservatamente, ha risposto. (AVVISO: SAI COME DISERBARE QUEST’ANNO?)
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Paganini resiste al brusone più del Vialone Nano, assicura un 20% in più di produzione e anche rese più elevate e stabili