Qualche mese fa, mentre sulla clausola di salvaguardia non vi erano certezze, il ministro Centinaio ha dato forfait a tutti coloro che lo invitavano a parlare di risicoltura. Per domenica, invece, ha programmato un vero e proprio tour nelle province del riso del Piemonte, con l’obiettivo di sottolineare l’azione svolta dal suo ministero nel convincere l’Europa a reintrodurre i dazi sul riso cambogiano e birmano. Un’aspirazione legittima e motivata dalle imminenti elezioni europee. Certo, come i risicoltori sanno, il dossier è aperto dal governo italiano nel 2014 e si è sbloccato quando la Commissione europea ha iniziato a rivedere la politica di cooperazione, ma la politica vive anche di propaganda. L’annuncio della visita in Piemonte lo ha dato Confagricoltura: «A pochi giorni dall’entrata in vigore dei dazi per le importazioni da Cambogia e Myanmar, i risicoltori italiani si confrontano con il ministro Gian Marco Centinaio in Piemonte, con l’obiettivo principale di costruire una filiera riso che ripristini gli equilibri produttivi e commerciali. Il ministro Centinaio – recita il comunicato stampa – sarà a Vercelli e Novara domenica mattina. Confagricoltura sarà presente con una delegazione di risicoltori delle due province, guidata dal membro di Giunta confederale Luca Brondelli, dal presidente della FNP Riso e presidente di Confagricoltura Vercelli-Biella Giovanni Perinotti, e dalla presidente di Confagricoltura Novara e vicepresidente regionale Paola Battioli». Le confederazioni agricole diffonderanno gli inviti agli agricoltori (la partecipazione è su invito). A Vercelli, l’incontro si tiene alla fondazione Crt alle 9.30 e a Novara all’Est Sesia alle 12.30. In entrambi i casi, si tratterà di un momento politico: in prima fila i parlamentari della Lega Luini (Novara) e Tiramani (Vercelli). Diserterà perciò l’incontro con Centinaio – strappo istituzionale non da poco – la sindaca di Vercelli, Maura Forte (Pd).
UN RISO CHE NON SCADE PER 15 ANNI
Un processo di ricerca destinato ad aprire nuovi canali di consumo del riso valenciano ne prolunga fino a 15 anni la scadenza