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CARRÀ SVELA L’ECOSCHEMA RISO

da | 14 Dic 2021 | NEWS

Ente Risi

Torniamo sul convegno “Solo tagli e nessuna semplificazione” promosso da Confagricoltura Vercelli e Novara. Dopo gli interventi di Coppo, Chiò e Magnaghi, è stato il presidente di Ente Nazionale Risi, Paolo Carrà a prendere la parola per rivelare di aver «proposto al governo un eco-schema specifico per il riso, in linea con quello che ci dice l’Ue. Abbiamo individuato un budget» ha sottolineato Carrà. Sarebbe una svolta, se fosse realmente approvato. A quanto abbiamo appurato intervistando i protagonisti a margine del convegno, l’eco-schema proposto prevede la creazione di un sistema agro-ambientale per le coltivazioni sommerse ed è coerente con le proposte della Commissione Europea sugli eco-schemi, ossia quella sulla copertura invernale dei suoli, quella sulla coltivazione di riso “migliorata” per ridurre le emissioni di metano (es. alternanza tra tecniche colturali in asciutta e in sommerso), nonché quella sulla gestione appropriata dei residui. Nello specifico, la proposta prevede un premio incentivante per ettaro di SAU finalizzato a:

  1. a)  interramento autunnale dei residui colturali entro fine dicembre dell’anno sotto impegno, da attuarsi su una superficie di almeno il 25% della superficie agricola utile dell’azienda;
  2. b)  mantenimento in campo dei residui colturali fino a fine febbraio dell’anno seguente all’impegno, da attuarsi su una superficie di almeno il 25% della superficie agricola utile dell’azienda; (semine 2022)
  3. c)  coltivazioni di specie intercalari da sovescio, da attuarsi su almeno il 25% della superficie agricola utile dell’azienda, prevedendo la semina entro il mese di ottobre dell’anno sotto impegno e la terminazione non prima di metà aprile dell’anno successivo (garantendo una presenza della coltura intercalare per almeno 150 giorni).

L’Eco-schema come obiettivo ha l’intento di ridurre da un lato le emissioni di gas serra e, dall’altra, di tutelare la biodiversità caratteristica della risaia e migliorare la fertilità dei suoli, contrastandone il degrado e, dal momento che le pratiche di interramento e di mantenimento dei residui sarebbero realizzate da un unico beneficiario su quota parte della propria azienda, questo consentirebbe di soddisfare contemporaneamente entrambe le esigenze. (SCARICA la Proposta ECO-SCHEMA RISO)

Questa idea è stata sostenuta fortemente anche dall’Airi, molto preoccupata per la riforma della Pac «Gli ecoschemi proposti dal Ministero non adeguati alla risicoltura, mentre è strategico quello proposto dall’Ente Risi» ha detto il presidente Mario Francese, assicurando che «il mercato compenserà con un prezzo adeguato il riso italiano: questo è il momento di sostenere il sostegno pubblico ma con la consapevolezza che sarà ridotto». Autore: Ezio Bosso

UN FONDO PER LE TEA

UN FONDO PER LE TEA

il coordinamento che unisce 18 associazioni della filiera agroalimentare italiana, ha sottoscritto il Manifesto per la Promozione delle TEA.

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