Come abbiamo scritto, al di là dei proclami solenni e delle dichiarazioni commosse, l’Expo ora rischia di essere per davvero un’occasione perduta per il nostro riso. La manifestazione che parlerà al mondo del cibo e quindi anche del cereale più consumato sul pianeta ignorerà il riso italiano, che potrà fare solo qualche comparsata. A un anno dall’inaugurazione, a Rho Fiera «nulla è stato deciso – ha dichiarato Paolo Carrà (nella foto piccola), presidente di Ente Risi, alla Stampa -. Anzi, quello che si è capito è che i giochi si potrebbero riaprire. Non ci sono idee chiare ma solo molte incertezze». Un Carrà esplicito, ai limiti della crudezza, che smaschera la panzana raccontata per mesi anche dalle istituzioni. La Regione Piemonte continua a sostenere che ci sono 3 milioni di euro da investire nel «cluster» del riso, ma la realtà è che quel progetto non trova finanziatori, forse anche perché gli organizzatori dell’esposizione stanno tirando troppo sui prezzi. Carrà smaschera e spariglia: «Quello che abbiamo scoperto è che alla fine Padiglione Italia, che avrebbe dovuto ospitare le filiere, non ci sarà. Al suo posto ci sarà quello del vino. Al riso invece dovrebbe essere destinata un’altra area. Quello che sappiamo invece è che noi siamo pronti. Per questo martedì con le Camere di commercio e gli altri interessati delle province che coltivano riso faremo una riunione a Castel D’Agogna per capire come si evolverà la situazione. E quale impegno finanziario ognuno potrà garantire. Ma soprattutto vogliamo chiedere al ministro Martina, che ha le deleghe all’Expo, in che modo il ministero si impegnerà. Pensavamo di avere risposte concrete, invece per ora c’è solo una gran nebbia». Il presidente dell’Ente Risi cerca di riunire il “cartello” del riso italiano: nei mesi scorsi si erano mossi con convinzione sull’Expo anche i pavesi, attraverso la locale Camera di Commercio, guidata dal risicoltore Giacomo de Ghislanzoni Cardoli. Poi più nulla. Ora la notizia ferale: le Regioni preferiscono un bel bicchiere di rosso ad un risotto fumante. Ancora una volta il riso italiano resterebbe fuori dalla vetrina del made in Italy. (07.03.14)
L’ACQUA DI OVEST SESIA NON COSTERÀ DI PIÙ
L’approvazione del bilancio di assestamento e il bilancio di previsione senza alcun aumento della tariffa sull’acqua.