«Data importantissima perché 40 anni fa è stata fatta una scommessa ed è stata vinta». Galvanizzato dall’ampia partecipazione alle prove in campo di Sali Vercellese, il direttore della Sapise Carlo Minoia si lascia andare a qualche previsione sul futuro. Per Sapise, innanzi tutto, sarà ancora nel segno dell’export: Minoia conferma la vocazione a internazionalizzare i mercati della cooperativa. Quanto ai diversi gruppi varietali, il direttore conferma il calo dei risi da interno – «l’abbiamo subito anche noi ma ci siamo difesi grazie al Carnise cui il mercato riconosce caratteristiche organolettiche del Carnaroli» – e dei tondi – «abbiamo tenuto, grazie al Sole che è la varietà più coltivata» – ma guardando al futuro prevede un riassetto di tutti i gruppi e una stabilità dei risi da interno, «con uno scenario simile a quest’anno». Di particolare interesse per Sapise è il segmento aromatico e soprattutto quello dei risi pigmentati: «non tutto il nero in circolazione è Venere, il nostro cavallo di battaglia dal 1997. Il suo caso dimostra che avere una filiera certificata, con un seme che è sinonimo di qualità e sicurezza, paga» dichiara Minoia. (Vedi le videointerviste)
PAGANINI PREMIATO DAL MERCATO
Paganini resiste al brusone più del Vialone Nano, assicura un 20% in più di produzione e anche rese più elevate e stabili