Si chiude l’ultima settimana di mercato di gennaio sulla falsa riga di quanto avvenuto per tutti il corso di questo primo mese del 2024. I prezzi mostrano infatti nuove variazioni negative e gli scambi in sala di contrattazione rimangono esigui.(Avviso)
LUNGHI B RICHIESTI MA DEPREZZATI
I deprezzamenti registrati nella mattinata di ieri sono in parte inattesi in parte no. Per Centauro si tratta di un allineamento alla quotazione già registrata martedì. Tra i risi tondi non si verificano altri passi indietro, come avvenuto per Terra a Vercelli. Ciò in quanto in questa sede non vi è una differenziazione nei prezzi delle varietà meno pregiate, qui identificate tutte alla voce Sole e similari. In questo comparto si raggruppano sia i risi per i quali oggi si ricevono offerte dall’industria difficilmente superiori a 45 €/q lordi sia quelli ancora scambiati a 50 €/q lordi. Questi, essendo la maggioranza, mantengono invariata la quotazione.
Si registra un leggero passo indietro per i lunghi B. Appare sorprendente vedere un segno meno per il comparto con più mercato al momento. Tale variazione, tuttavia, è un “virtuosismo formale” in quanto il listino si riferisce, secondo la regola non sempre rispettata, a valutazioni con pagamenti a 60 giorni. Da diverse settimane i risi “indica” vengono acquistati sulla base di 48 €/q lordi con questa scadenza (valutazione oggi ufficializzata) e 50 €/q lordi (la quotazione precedente, in auge in tutte le altre sale di contrattazione) con valuta a 90 giorni. Questi prezzi vengono riconosciuti facilmente dall’industria che continua a mostrare il maggior interesse per le varietà di questo comparto.
SIMILARI DI CARNAROLI IN CALO
Nel mercato interno si registra l’atteso passo indietro dei similari di Carnaroli, di cui vi avevamo parlato già nella precedente analisi (leggi). Questi si stabiliscono a 56,50 €/q lordi, una perfetta via di mezzo tra i 55 e 58 €/q lordi che vengono proposti ai risicoltori negli ultimi mercati secondo gli operatori. La situazione per questi risi, come per i gruppi Arborio e Roma, resta pesante. Ciò alla luce di una domanda poco presente e disponibilità trasferibili sopra la media storica. Resta però sorprendente vedere così lontano dall’apice delle quotazione il gruppo merceologico principe della risicoltura italiana. Esso, dopo questo passo indietro, risulta il meno apprezzato tra tutti i risi da mercato interno (escludendo Carnaroli Classico).
Disponibilità ridotta e presenza di domanda al contrario per il gruppo Baldo. Ciononostante si registra un deprezzamento importante che porta la voce a 75 €/q lordi. Questa valutazione, tuttavia, rappresenta la realtà degli scambi da alcune sedute, non ancora registrata nei listini fino a ieri. Autore: Ezio Bosso.
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