Nulla di nuovo sul fronte quotazioni. Le sedute di borse tenutesi tra lunedì e martedì confermano i prezzi registrati venerdì a Mortara (leggi l’analisi), dopo il calo di diversi risi da mercato interno.
CARNAROLI CLASSICO LONTANO DAI SIMILARI
La domanda continua ad essere più presente in alcuni comparti e meno in altri. In seguito agli ultimi ribassi, tuttavia, sono sempre più i gruppi varietali dove gli scambi sono in crescita e le riserie interessate alla merce. In questo inizio di settimana, ad esempio, sono in aumento le contrattazioni relative al gruppo Roma, sulla base dei 55 €/q lordi a cui si sono allineati tutti i listini. Questo prezzo sembra aver invogliato l’industria all’acquisto, spinta anche da un probabile futuro calo nella disponibilità. Ciò in seguito al crollo nella superficie seminata per questo gruppo prevista nel 2024. Come limite a possibili apprezzamenti resta il fatto che questo gruppo merceologico è strettamente legato agli altri del mercato interno, Arborio e Carnaroli. Questi sono oggi molto disponibili e lo saranno probabilmente anche nella prossima campagna, visto il ridotto calo previsto nelle semine e i pressoché certi riporti a magazzino.
Per le due voci dedicate ai più celebri risi da risotto la domanda resta tenue nonostante i recenti deprezzamenti, forse non gli ultimi. Per i similari di Carnaroli risulta quasi impossibile ottenere proposte economiche maggiori di 50 €/q lordi, nonostante la valutazione massima a listino resti 55 €/q lordi. Nel gruppo del re dei risotti si sta verificando anche una nuova dinamica. Il prezzo del Classico, sia a listino che negli scambi a 62,5 €/q lordi, è sempre più lontano dai similari. Ciò accade in quanto la disponibilità di Carnaroli Classico è deficitaria ma la domanda della nicchia di mercato creatasi negli ultimi anni è presente.
BENE LUNGHI B E TONDI “DA SUSHI”
Cresce la domanda per Centauro sulla base dei 50 €/q lordi a listino. Il mercato di questo riso è legato a quello di Selenio, definito il riso da sushi italiano, di cui ne rappresenta un sostituto meno apprezzato. Nelle ultime settimane abbiamo appreso che la disponibilità di merce per questo segmento non è elevata e le previsioni di semina sono in forte calo per entrambe le varietà. Questo contesto ha spinto l’industria dapprima ad incrementare la richiesta di Selenio a 55 €/q lordi e, nelle ultime sedute, anche per Centauro a 50 €/q lordi. L’offerta non è molta ed è lecito aspettarsi futuri passi in avanti. Difficile vedere apprezzamenti per gli altri tondi. Per questi risi disponibilità e prospettive di semine sono abbondanti e le industrie, nonostante la mancata approvazione dei risicoltori, non sembrano disposte a spendere più dei 45-50 €/q lordi oggi a listino.
Sempre buona la domanda per i lunghi B, che vedono il persistere della contesa sul prezzo tra venditori, che chiedono e 50 €/q lordi stabilmente, e compratori, che vorrebbero scambiare sulla base di 48 €/q lordi come valutazione. Disponibilità, difficoltà nelle importazioni e prospettive di semina in calo sembrano essere maggiormente dalla parte dei risicoltori. Situazione opposta per i lunghi A da parboiled. Qui prospettive di investimento in aumento, disponibilità elevata e difficoltà nell’export, principale destinazione di questi risi, riducono sempre più una domanda già minima. La quotazione, tuttavia, rimane invariata. Autore: Ezio Bosso.
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