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CAOS SULLA BRUCIATURA PAGLIE

da | 18 Ott 2018 | NEWS

Dopo le recenti dichiarazioni di Alberto Valmaggia, assessore all’ambiente della Regione Piemonte, su Risoitaliano, riguardanti la bruciatura dei residui di trebbiatura, affrontiamo il tema con le Province, citate all’interno dell’intervista (ascoltala qui) perché possono, insieme ai comuni, imporre periodi di divieto più o meno restrittivi, in base alle esigenze territoriali. 

La provincia di Novara, tuttavia, ci ha risposto di non avere ancora informazioni e di rifarsi ad oggi ai riferimenti normativi per la Regione Piemonte, che sono i seguenti:

  • Deliberazione della Giunta Regionale 20 ottobre 2017, n. 42-5805: nell’Allegato 3 “Prime misure strutturali previste nell’Accordo di Bacino Padano 2017″è previsto al punto e) il divieto di combustione all’aperto del materiale vegetale di cui all’art. 182 comma 6-bis del decreto legislativo n. 152/2006 in tutti i casi previsti da tale articolo, nel periodo compreso tra l’1 ottobre di ogni anno ed il 31 marzo dell’anno successivo;
  • Determinazione n. 463 del 31/10/2017: in Allegato 3 viene approvata l’ordinanza tipo da emettere da parte dei Sindaci, in Allegato 4 viene specificato che il divieto di combustione dei residui vegetali si applica a tutto il territorio regionale.

Anche la provincia di Vercelli si riferisce alle stesse direttive, pur essendo a  conoscenza della presenza di una DGR sottoscritta in Regione ma non ancora pubblicata: «A causa della ristrettezza di tempo, – ci spiegano in Provincia –  ci siamo subito mossi al fine di conoscere quale fosse la situazione legislativa in modo da poterlo riferire agli operatori e ai tecnici del settore; la richiesta di chiarimenti effettuata in Regione non ha ancora avuto risposta e si attende che si effettuino pubblicazioni ufficiali a riguardo, attenendosi  per il momento alle normative in vigore» ribadiscono dagli uffici di Via S. Cristoforo. Autore: Ezio Bosso

 

LISTINI OSCILLANTI

LISTINI OSCILLANTI

Diva, Ronaldo e Dardo perlopiù coltivate in provincia di Vercelli e Novara, trovano listini differenti nelle due sedi

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