Giuseppe Dallera, un arzillo inventore di 80 anni, dopo una vita tra suole, tomaie, stampi e scarpe, a Vigevano, ha deciso di utilizzare la paglia di riso come materia prima per suole, vasi, pannelli e addirittura lastre su cui far crescere il prato in zolle, oppure nidi artificiali per uccelli. Il procedimento semplice: la paglia viene pressata insieme a lattice di gomma, e ad una speciale miscela, dalla composizione segreta, brevettata da Dallera. Con questa base si possono realizzare manufatti che hanno in comune la possibilit di essere replicati all’infinito, poich basati sul principio degli stampi, di essere costruiti con una materia prima a costo quasi nullo, con basse temperature e basse pressioni e, soprattutto, di essere biodegradabili. Due le proposte dell’artigiano: la prima una suola in stile "birkenstock", composta da una base di paglia pressata, dal peso di 170 gr (compresa la suola in gomma che pesa 80 gr, per una numerata del 37), su cui viene poi applicata la soletta di pulizia e la tomaia. La seconda invece prevede che ad una base pi sottile di materiale compresso si aggiunga uno strato di paglia tritata, trattenuta da una reticella di cotone, che conferisce leggerezza (il numero 37 pesa 115 grammi), morbidezza e confort alla calzatura finita. Ora Dellera ha avuto l’appoggio di un imprenditore biellese che costruisce macchine per il settore laniero e che permetter la produzione industriale dei manufatti in paglia di riso: oltre alle scarpe, Dellera realizza infatti vasi, da sotterrare insieme alle piante, contenitori per conserve alimentari (che sfruttano il principio conservante della paglia) e nidi per uccelli. Ma la piccola azienda di corso Milano a Vigevano prepara pa produzione per fine anno e guarda Oltreoceano: ci sono contatti gi per esportare le ciabatte in America, mentre a livello locale aumentano sempre pi i rapporti con gli ospedali della zona, nella convinzione che camminare sul riso pu attenuare i disturbi alla schiena, specie quelli della scoliosi.
IL CLIMA CAMBIA, CARTESIO NO
Un Carnaroli produttivo e molto stabile che fa della precocità una marcia in più