L’Italia picchia i pugni sul tavolo ma la Commissione europea non fa scattare ancora la clausola di salvaguardia. Si conclude con un muro contro muro il Consiglio dei ministri agricoli dell’Ue: “Per le produzioni risicole dell’Unione europea, e in primo luogo per quella italiana, le importazioni di riso dalla Cambogia e dal Myanmar hanno comportato squilibri di mercato. Ciò rappresenta, sia nel medio che lungo periodo, un forte rischio per i nostri produttori” ha detto chiaramente il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina (foto piccola), portando il tema sul tavolo del Consiglio europeo dei Ministri dell’Agricoltura e della Pesca, oggi a Bruxelles. “La Commissione europea – ha aggiunto Martina – ha evidenziato l’aumento complessivo della richiesta di certificati di importazione che risulta, ad oggi, pari quasi al 25%, per il riso lavorato, rispetto alla campagna precedente. Le importazioni nell’Unione europea di riso lavorato proveniente dalla Cambogia, rappresentano oltre il 20% del totale importato e questo Paese è diventato il principale fornitore estero di riso, confermando, di fatto, le analisi commerciali, peraltro reiterate, della delegazione italiana. Per questo – ha spiegato il Ministro – abbiamo sollecitato oggi la Commissione europea a fornire un analisi di impatto e a mettere in atto misure opportune che possano contrastare questo fenomeno”. La Commissione avrebbe replicato che al momento le importazioni a dazio zero provenienti dai paesi asiatici non producono turbative di mercato ma si è impegnata a monitorarle. Lo conferma una nota dell’Ente Risi: “Nel corso del Consiglio dei Ministri agricoli tenutosi oggi a Bruxelles il Ministro Martina ha riproposto con decisione il tema delle importazioni a dazio zero dai PMA ed in particolare dalla Cambogia e dal Myanmar, sostenendo che le stesse minacciano la sopravvivenza della risicoltura e soprattutto del riso indica nell’Unione europea. I rappresentanti della Commissione hanno preso atto dell’intervento del Ministro, assicurando un costante monitoraggio della situazione anche attraverso continui scambi di informazione con la Cambogia. Il Presidente dell’Ente Nazionale Risi prende atto del positivo atteggiamento della Commissione che solo qualche mese fa definiva “rumors” gli allarmi lanciati dalla filiera risicola europea e che era stata invitata nella risoluzione del Parlamento Europeo del 26 ottobre 2012 ad indagare sull’escalation delle violazioni dei diritti umani in Cambogia riconducibili alle concessioni fondiarie per ragioni economiche, indirizzate ai fini dello sviluppo agroindustriale legato alle esportazioni di prodotti agricoli verso l’Unione europea. La filiera risicola ringrazia il Ministro per il sostegno che sta dando alle aziende in un momento così particolare per l’economia risicola”. (24.03.14)
L’ACQUA DI OVEST SESIA NON COSTERÀ DI PIÙ
L’approvazione del bilancio di assestamento e il bilancio di previsione senza alcun aumento della tariffa sull’acqua.