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CALMA PIATTA

da | 3 Mar 2022 | NEWS

costi risicoltore

Mercato sempre più stabile in questo inizio di marzo (vi ricordiamo il nuovo link utile alla consultazione dei listini ufficiali delle borse merci piemontesi), a causa di un continuo calo nelle contrattazioni dovuto alla carenza di merce. Lunedì a Novara molti movimenti a listino ma tutti legati ad adeguamenti rispetto a quotazioni già raggiunte la scorsa settimana. Nessuna voce mostra cambiamenti capaci di rappresentare una novità  sul mercato del risone a livello nazionale.

SI MUOVONO SOLO I LUNGHI A

Nella mattinata di martedì, a Vercelli si muovono solamente i lunghi A non da risotto: la voce “Tipo Ribe” e la voce “Loto e similari” crescono di 20 €/t (min 549 €/t e max 578 €/t), mentre tutte le altre quotazioni rimangono invariate; anche I lunghi B, per i quali si attendeva un calo (come avvenuto a Mortara lo scorso venerdì). Nel pomeriggio dello stesso giorno, Milano fa registrare movimenti meno importanti nei lunghi A da parboiled (generici e di pregio), tutti nell’ordine dei 5 €/t, restando 10 €/t più in basso rispetto alla sede vercellese. Stesso risibile movimento si registra anche per i medi, che ottengono la stessa quotazione del gruppo merceologico precedente (min 545 €/t e max 565 €/t). Nel capoluogo lombardo si registra anche un leggero calo per i risi cosiddetti “indica” (-5 €/t, min 410 €/t max 425 €/t).

CALMA PIATTA

Come detto in apertura, la situazione si fa sempre più piatta nelle sale di contrattazione dedicate al commercio del risone. L’offerta è sempre meno, sia per carenza di prodotto vendibile sia per le scelte dei produttori, e la domanda si sta adeguando a questo andamento. Anche nel gruppo dei tondi, infatti, si registrano dei cali nella richiesta, soprattutto per Terra CL. Il risultato di questa situazione è che i bollettini sono pressoché invariati con solo due andamenti degni di nota. Il primo legato ai lunghi A generici, ormai stabilmente venduti a 60 €/q lordi, con pagamenti che si stanno accorciando sempre più, tanto che la quotazione di Vercelli inizia ad ufficializzare questa cifra come la massima ottenibile a 60 giorni (scadenza che permette la registrazione a bollettino di una quotazione). Il secondo cambiamento è il calo dei lunghi B, minimo e registrato solo a Milano in questo inizio di settimana ma frutto di una situazione negativa che registriamo ormai da tempo. Gli operatori ci segnalano anche una certa vivacità legata alle contrattazioni del gruppo Arborio, forse presagio di possibili crescite nella quotazione nelle prossime settimane.

LA PAROLA AI MEDIATORI: NOVARA

«Abbiamo adeguato il nostro listino ai cambiamenti di prezzo fissati nelle altre sale di contrattazione la scorsa settimana – afferma il mediatore novarese Adelio Grassi -. La situazione è molto calma e si chiudono poche vendite. Contesto sempre più pesante per gli “Indica”, per i quali non abbiamo voluto modificare la quotazione ma risulta ormai difficile ottenere le cifre da essa rappresentate, soprattutto la massima. Rimane ottimo il clima per i tipo Ribe, in questo gruppo tutte le varietà vengono ormai stabilmente vendute a 60 €/q (prezzo ivato).»

«Stiamo andando verso un lento abbandono delle sale di contrattazione – aggiunge Claudio Melano, risicoltore novarese . I lavori in campo sono ormai ripresi a pieno regime per tutti e il prodotto vendibile è sempre meno. Per questo i mercati sono sempre più ridotti. I movimenti più rilevanti riguardano i passi indietro del lungo B e la crescita dei lunghi A da parboiled. Anche alcune varietà da interno dimostrano un’ottima forma, come il gruppo Arborio. La quotazione dei tondi rimane sorprendente ma gli scambi sono ormai ridotti all’osso. Interessante anche l’andamento delle quotazioni del riso bio, emesse a Mortara e Milano. Queste non hanno una differenza capace di colmare il divario produttivo tra questa impostazione colturale e quella convenzionale. Il biologico dovrebbe avere una quotazione del 50% maggiore rispetto al convenzionale, non del 20-30% come avviene oggi, per riuscire a coprire il calo produttivo al netto dei minori costi.»

LA PAROLA AI RISICOLTORI: VERCELLI

«il mercato è pressoché invariato, essendo poco il prodotto disponibile nei magazzini dei risicoltori – spiega, infine, il risicoltore vercellese Paolo Dellarole . In questo contesto ci si augura di arrivare alla fine della campagna senza problemi di mancanza di prodotto, in nessun gruppo merceologico. Il bollettino trasferimenti, emesso dall’Ente Nazionale Risi il 01/03, mostra che il risone mobilitato è il 65% del totale (nel dettaglio: 75% per il tondo, 73% medio, 59% lungo A e 66% lungo B), è lecito pensare che il venduto sia un 10-15% in più, arrivando al 75-80%, per questo ci auguriamo che le riserie abbiano i magazzini pieni.  Non sappiamo, inoltre, quale sia la situazione relativa alle importazioni, anche se il calo nella quotazione dei lunghi B può suggerire che queste non abbiamo problemi maggiori rispetto al recente passato.» Autore Ezio Bosso.

A QUALCUNO PIACE CLASSICO

A QUALCUNO PIACE CLASSICO

A Milano i massimi della voce Carnaroli e similari raggiungono i 106 €/q lordi. Un prezzo in difetto rispetto agli scambi Carnaroli Classico

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