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L’INDUSTRIA SPINGE IL RISOTTO IN CANTINA

da | 9 Feb 2024 | NEWS

Paganini

Roma
Alla borsa merci di Mortara si concretizzano i cali per i risi da risotto, spinti dai compratori nelle sedute precedenti (leggi l’ultima analisi). Cresce, al contrario, Vialone Nano A 115 €/q lordi, ormai trasferito per oltre il 60% del totale.

CALANO I GRUPPI ROMA E ARBORIO

Le variazioni negative si verificano in quanto le proposte economiche al ribasso delle riserie vengono corrisposte dai risicoltori maggiormente decisi a vendere. In particolare si sono conclusi affari relativi ai gruppi Roma e Arborio sia a 55 €/q lordi, come riportato a listino per il primo, sia a  57 €/q lordi, quotazione resa ufficiale per il secondo. Per questi risi la disponibilità elevata e le difficoltà al consumo continuano ad influire negativamente. A risentir di queste dinamiche ancor di più, come ormai consueto, il gruppo Carnaroli. Nel mercato di ieri scende anche Classico, che si porta a 62,50 €/q lordi. Scambi bloccati per i similari. Le riserie spingono per scendere a 50/52 €/q lordi ma per il momento non vengono corrisposte dall’offerta, così la quotazione resta 55 €/q lordi.

La variazione nei minimi di Sole è l’allineamento ai 45 €/q lordi già in auge nelle altre sedi. Questo è il reale prezzo di scambio per varietà come Omega e Terra, che in questa sede vengono quotate insieme a Sole, sempre scambiato a 50 €/q lordi come Centauro. Stessa valutazione allo scambio ed a listino per gran parte dei lunghi A da parboiled, con alcune varietà pregiate pagate e quotate alle voce Loto e similari 55 €/q lordi.

IMPORT IN CALO, LUNHGI B RICHIESTI

Le voci a listino con più domanda restano Selenio, Baldo e similari ed i lunghi B. Nel primo caso il risone trasferibile, il 57,4% del totale prodotto, non è poco. Le prospettive di semina in forte calo, tuttavia, sembra abbiano ravvivato il mercato ai 55 €/q lordi attuali. Per il gruppo oggi principalmente rappresentato dalla varietà Cammeo, al contrario, è la disponibilità ad essere deficitaria. Ciò vale ancor di più per il gruppo S. Andrea – Gloria, il cui trasferito è oltre il 60%. Per i lunghi B si comincia a parlare concretamente di un possibile approdo a 50 €/q lordi, alla luce di scambi conclusi con valute lunghe a questo prezzo. Continua, infatti, il momento positivo, causato da difficoltà nell’approvvigionamento estero e da una crescente domanda al consumo.

Ente Nazionale Risi riporta che al 28 gennaio le importazioni dalla Cambogia, pari a 93.306 tonnellate di cui 86.886 di riso Indica, risultano in aumento di 20.503 tonnellate (+28%). Quelle provenienti dal Myanmar, pari a 53.414 tonnellate, di cui 42.328 tonnellate di Indica, mostrano un calo di 58.484 tonnellate (-52%). Ne risulte complessivamente che i quantitativi di riso semilavorato/lavorato provenienti dai due Paesi Pma sono in calo di quasi 38.000 tonnellate (-21%) rispetto a un anno fa. Cala molto anche l’import di Basmati, concorrente al consumo del nostro riso “Indica”, -47% passando dalle 92.623 tonnellate di un anno fa alle 48.962 attuali. A livello generale le importazioni sono in calo di 32.519 tonnellate (-37%) rispetto alla scorsa campagna. Autore: Ezio Bosso.

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