Nella elegante cornice di Novarello, a Granozzo con Monticello (NO), Sa.Pi.Se ha organizzato giovedì sera un’interessante riunione commerciale, in collaborazione con Vipetrol, Balzaretti Agri-Business, Belor Toscana e Organazoto. Un appuntamento che ha visto Carlo Minoia, Direttore Generale della ditta sementiera, moderatore di una conferenza in cui sono state proposti sia i “numeri” della risicoltura nostrana, che prodotti innovativi e analisi delle varietà aziendali. «Sono felice di lavorare con una squadra di persone veramente dedite alla loro missione e ringrazio tutti i miei collaboratori – ha detto il direttore -. Siamo nel cuore della nuova campagna commerciale e, vedendo i mercati odierni, soprattutto per quel che riguarda i due opposti – tondo e indica – voglio lanciare un monito ai risicoltori sulle scelte di semina, che dal mio punto di vista sono troppo influenzate dagli andamenti del mercati. In futuro non vorrei vedere, infatti, un prezzo dei tondi in picchiata, come è accaduto pochi anni fa, e per questo spero che alcuni agricoltori si ricredano e cerchino di mantenere un equilibrio, buttando un occhio sul lungo B». (segue)
Diego Greppi, responsabile commerciale di Sa.Pi.Se, ha preso quindi la parola partendo da un’analisi delle superfici a riso in Italia, ricordando che sono aumentate nell’ultimo anno del 3% (arrivando a 220.000 ha), dopo aver avuto un calo di circa 15.000 ettari negli ultimi anni. Importante sottolineatura è stata fatta per il tondo, che quando era stato prodotto su 70.000 ha aveva avuto un crollo nei prezzi, evento che potrebbe ripetersi quest’anno secondo le previsioni. L’indica al contrario potrebbe subire un crollo di investimento, avvenimento che secondo Greppi: «Non dovrebbe avvenire, perché i lunghi B rappresentano un asset strategico per i risicoltori. Certo il prezzo a volte non è premiante, come quest’anno, ma mantenerlo all’interno di una equilibrata suddivisione aziendale può salvaguardare anche la stabilità degli altri mercati, evitando scossoni su gruppi più sensibile alle oscillazioni produttive, come i tondi».
Si è passati poi a parlare dell’importanza della qualità nella strategia produttiva della Sapise, dal campo alla selezione e alla concia del seme. Quest’ultima è «il sistema potenzialmente più economico per difendere il proprio raccolto» ha rilevato Greppi. In particolare è stata ricordata la rilevanza dell’uniformità del trattamento di concia, garanzia di massima efficacia dei prodotti, che viene effettuata in Sapise con un’innovativa centrifuga ad alta pressione per spargerla al meglio e in modo più duraturo. Si è passati poi all’esposizione della proposta varietale (in questo articolo le anticipazioni date da Risoitaliano), ricordando l’importanza della data di semina, da correlare principalmente al periodo di fioritura e maturazione. Questi momenti devono essere nei giorni con maggior radiazione solare, essendo i momenti che influisce maggiormente sulla quantità prodotta (vedi grafici).
Epoca di semina delle varietà Sa.Pi.Se e radiazione solare necessaria al riso
Si è parlato in seguito di alcune varietà in via d’iscrizione: un tondo Clearfield ad elevata produttività, ciclo medio-precoce, elevata tolleranza alle malattie ed eccezionale cristallinità, un granello definito da Greppi «un Selenio che non macchia»; (segue)
un tondo che presenta una pianta “elegante” e moderna, elevato potenziale produttivo e tolleranza alle malattie, ciclo medio, granello cristallino, assenza di macchia, ottime rese alla lavorazione, che sembra molto apprezzato per la cucina orientale; (segue)
un indica precoce Clearfield ad elevata produttività, ottimo vigore precoce, ciclo precoce, che potrà essere un’arma importante nella lotta alle resistenze. (segue)
Chiudendo il suo intervento, Diego Greppi ci ricorda: «Varietà e ciclo colturale sono espressione del massimo potenziale agronomico solo se scelte entrambe oculatamente. SA.PI.SE. continua a investire in ricerca e sviluppo, impianti di selezione e concia del seme, poiché la qualità è nostra priorità e valore aggiunto e l’agricoltore deve pretenderla!» Autore: Ezio Bosso