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BRUSTIA CONFERMATO ALLA CIA NOVARA

da | 15 Gen 2018 | Non solo riso

L’ Assemblea Elettiva della CIA di Novara – Vercelli – Verbano Cusio Ossola svoltasi il 13 gennaio a Novarello alla presenza del Presidente Nazionale Dino Scanavino e dei vertici piemontesi di CIA, ha eletto Presidente Manrico Brustia e alla Vice Presidenza è stato chiamato Roberto Greppi risicoltore vercellese. Brustia, 45 anni, novarese, imprenditore agricolo titolare di un’ azienda agricola risicola, è stato chiamato a svolgere il suo secondo mandato di Presidente della CIA per le province di Novara – Vercelli – Verbano Cusio Ossola. (Nella foto, Brustia a sinistra con Scanavino)

I 4 anni appena trascorsi, sono stati caratterizzati dagli effetti di una delle crisi economiche più difficili vissute in epoca moderna. Gli effetti della globalizzazione e dei cambiamenti climatici hanno inciso profondamente sulla produzione agricola.
Tra i principali temi da affrontare nel corso dei prossimi 4 anni di mandato, Brustia ha evidenziato due problemi su tutti: l’ approvvigionamento e la gestione della risorsa idrica e la presenza incontrollata di fauna selvatica, in seguito al sistema di risarcimento in “de minimis”, che rende antieconomica la coltivazione di intere fasce di territorio, con il conseguente rischio di abbandono.
La crisi della risicoltura. Gli accordi commerciali stabiliti in sede Europea, ha proseguito Brustia, su tutti l’ EBA entrato in vigore nel 2009 per agevolare paesi meno avanzati del sud est asiatico, ha modificato gli assetti commerciali determinando un crollo delle quotazioni del Riso italiano a seguito delle importazioni a dazio zero. Sia per i cereali che in particolare per il riso è necessario costruire una filiera in cui il valore sia equamente distribuito tra i diversi soggetti che la compongono.
Un altro settore che ha vissuto anni di grande difficoltà è quello zootecnico. Nel corso del 2015/2016 il prezzo del latte alla stalla ha toccato il minimo storico in seguito ad una sovrapproduzione a livello europeo dovuta all’ uscita dal regime delle quote latte. Anche grazie al lavoro della Confederazione sono state attivate sia a livello europeo che a livello nazionale diverse misure a sostegno del settore che hanno consentito di riequilibrare il mercato del latte che ha raggiunto nel 2017 un livello di prezzi ritenuto soddisfacente.
Anche il tema dell’ agricoltura nelle aree marginali dice Brustia, coinvolge più in generale la montagna, una parte importante del nostro territorio che si estende dalla Valle Sesia fino all’ Ossola. Per la prima volta in questo periodo di programmazione la PAC, anche grazie alla convergenza dei titoli, ha premiato questi territori, principale presidio al rischio di dissesto idrogeologico.
Infine – ha concluso Brustia nella sua relazione – è necessario intervenire sulla semplificazione burocratica e sui contenuti della prossima PAC che giocherà una partita decisiva per riuscire a garantire condizioni di sostenibilità ambientale ed economica. Fonte: Cia Novara

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