Come abbiamo scritto, dal 4 maggio scorso sono aperti 6 nuovi bandi in Piemonte con un finanziamento complessivo di 62,9 milioni, ma per il via libera finale sono legati all’approvazione della Commissione Europea della modifica al Psr 2014-2020 per il biennio 2021-2022 e all’assegnazione da parte del Governo delle risorse finanziarie, prevista dal riparto tra le Regioni dei fondi europei Feasr.
Insomma, manca lo stanziamento dei fondi, rendendo la questione ancora non del tutto conclusa, motivo per cui chiediamo un parere a Manrico Brustia, presidente di Cia Novara, Vercelli e VCO che dichiara: «Abbiamo accolto positivamente la conferma delle misure senza modifiche, così che i nostri associati che le attuavano nel triennio appena trascorso abbiano potuto avvantaggiarsene anche in questo biennio. In particolare, la conferma della minima lavorazione nella misura 10.1.3 è stata fondamentale per la risicoltura. Ora attendiamo la Conferenza Stato-Regioni per avere la tranquillità sui finanziamenti in questi due anni ponte ma rimaniamo critici sulle tempistiche adottate, a dir poco ritardate. Gli agricoltori hanno vissuto nell’incertezza tutto il periodo in cui dovevano essere attuate le pratiche utili all’adesione delle varie misure, qualcosa di inaccettabile dal punto di vista gestionale. In fin dei conti, però, siamo contenti del risultato e ci auguriamo che lo stanziamento dei fondi possa arrivare al più presto». Autore: Ezio Bosso