Oggi ci confrontiamo con Marco Baino (Corteva) sul brusone: «C’è stato un inizio di stagione, un mesetto fa, dove le condizioni per l’insorgere del brusone – ci dice – erano molto favorevoli e si è vista una diffusione molto ampia, soprattutto sulle varietà più suscettibili. Questo faceva presagire una campagna problematica».
EFFETTO DELLA FASE CLIMATICA CONTINGENTE
«Il caldo delle ultime settimane forse ha bloccato la diffusione della malattia.Ma le varietà suscettibili sono comunque colpite e non sono solo quelle “storiche”. Ci sono delle varietà nuove particolarmente suscettibili al brusone sulle quali abbiamo visto parecchi danni. Vedremo come si comporteranno le varietà seminate molto tardi e vedremo come sarà il tempo nelle prossime settimane. È possibile ci sia una diffusione ulteriore della malattia, magari verso la fine del mese. Quindi il consiglio è quello di non abbassare la guardia»
L’INTERVISTA AL DOTTOR BAINO SULLA LOTTA AL BRUSONE
Sono utili contro il brusone prodotti come il Flint o il Thiamon?
«Sicuramente, perché prevengono la diffusione della malattia ed evitano gravi danni che il fungo può creare, di conseguenza hanno un’azione preventiva. Il Flint ha diversi vantaggi, oltre ad essere molto efficace ad esempio è più persistente rispetto agli altri prodotti oggi presenti sul mercato con lo stesso meccanismo d’azione, le strobilurine. Questo permette di coprire la coltura più a lungo e in maniera più efficace. Ad esempio se viene fatto in botticella/inizio spigatura del riso, riesce a coprire la pannocchia in tutte le fasi più delicate. Aggiungere il Thiamon permette di aumentare l’efficacia del Flint e di risolvere alcune situazioni dove sono stati riscontrati ceppi di brusone resistenti alle strobilurine. L’azione congiunta dei due prodotti permette di controllare questi ceppi. Il Thiamon, a base di zolfo, presenta un meccanismo d’azione diverso dalle strobilurine, uno dei pochi, registrato sul riso. È importante il suo utilizzo proprio perché in alcuni ambienti sono presenti ceppi di brusone resistenti alle strobilurine e per controllarli abbiamo bisogno di un meccanismo d’azione diverso. La miscela dei due meccanismi d’azione permette inoltre di ridurre il rischio di insorgenza di resistenze ». Autore: Ivan Torneo
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