Un incidente oppure un atto doloso? Gli investigatori stanno cercando di capire cosa ci sia dietro l’incendio del Samura, uno yacht in legno di Francesco Sempio, proprietario di Curti riso e del gruppo risiero Euricom. E’ avvenuto ieri pomeriggio nel porto turistico di Rapallo dove tre yacht sono stati distrutti: appartenevano a nomi noti dell’imprenditoria italiana: Antonino Ligresti, medico cardiologo e imprenditore di cliniche private, fratello di Salvatore, Francesco Sempio e Francesca Sammarco. Il rogo sarebbe divampato proprio nella zona della diga Est, sul “Samura” di Francesco Sempio. A bordo del Baglietto di 18 metri, in una giornata di mareggiata e temporale, c’era solo il marinaio Roberto Siri. «Ho sentito un botto all’interno, mi sono precipitato e ho visto le fiamme. Ho cercato di spegnerle ma non ce l’ho fatta e mi sono messo in salvo» ha raccontato ai militari della Capitaneria. Gli investigatori non escludono nessuna pista ma l’ipotesi dell’incidente non è peregrina: se le fiamme fossero divampate a seguito di un corto circuito si sarebbero estese al serbatoio di gasolio, che una volta infiammato è difficilissimo da spegnere. Sicuramente, l‘incendio si è esteso subito alle altre due imbarcazioni vicine, il “Delfino IV” di Antonino Ligresti e il “Kikka”, della Sammarco. Lo yacht di Ligresti è affondato verso le 18, poco dopo è toccato anche al Samura, mentre il Kikka in serata stava ancora bruciando. «Difficile al momento stabilire le cause – ha detto il comandante della Guardia costiera Felice Monetti -. Nei prossimi giorni saranno necessari approfondimenti». Neanche il marinaio che si trovava a bordo del Samura è riuscito a comprendere quale sia stata la causa dell’incendio. (19.01.14)
IL RISO E’ SOST
Presentati i risultati della sperimentazione Risosost