La Brexit può costare cara al settore risicolo europeo e all’Italia che è il primo esportatore comunitario con poco meno della metà delle esportazioni Ue in Gran Bretagna, terza destinazione intra Ue. Oggi circa il 15% del riso importato in quel Paese è italiano. L’uscita di Londra dall’Ue, soprattutto senza l’accordo e le clausole transitorie, sarebbe dunque negativa per il riso italiano ed europeo che con 4 paesi fra i primi 10 copre il 40% del totale e verrebbe sostituito dai grandi esportatori mondiali. Nel 2017, le esportazioni agroalimentari dell’Ue27 nel Regno Unito sono ammontate a 41 miliardi di euro mentre le esportazioni del Regno Unito verso l’Unione hanno raggiunto i 17 miliardi di euro. Questo commercio, e le attività dell’indotto, danno lavoro a 44 milioni di persone in tutta l’Ue28, riflettendo il grado di integrazione e complessità della catena di approvvigionamento alimentare.
IL RISO E’ SOST
Presentati i risultati della sperimentazione Risosost