Quali conseguenze avrà la Brexit sul mercato del riso italiano? La domanda è tutt’altro che peregrina, visto che il Regno Unito è uno degli sbocchi commerciali più importanti in ambito europeo. Per questo abbiamo voluto chiedere a Mario Francese, presidente dell’Associazione industrie risiere (Airi) quali potrebbero essere i contraccolpi del referendum britannico sui commerci di riso con quel Paese: «A seguito della choccante decisione della maggioranza del popolo inglese di lasciare l’Unione Europea oggi si può solo tentare di individuare quale potrà essere il futuro politico e delle relazioni commerciali tra la UE ed il Regno Unito – è la sua risposta -. Politicamente è noto a tutti che l’iter del recesso ha dei tempi lunghi,sino a 2 anni, per essere portato a termine. Penso che,essendo la prima esperienza del genere, i tempi del distacco dipenderanno anche dalla spinta politica che l’Unione vorrà dare alle norme che regolano l’evento. Resta soprattutto da valutare come il governo inglese intenderà relazionarsi politicamente in futuro verso la Ue in quanto Stato singolo o aderendo a strutture già collaudate come l’Efta. Commercialmente parlando, i regimi doganali in questa fase di transizione non si modificheranno; è da valutare se in futuro la Ue ed il Regno Unito raggiungeranno un accordo di libero scambio e di conseguenza nessun dazio sarà applicato, altrimenti gli scambi commerciali saranno soggetti all’applicazione dei dazi».
TRA HORRIBILIS E MIRABILIS
Riflessione natalizia di Pec, lo scrittore delle risaie