La multinazionale tedesca Bayer ci riprova e rilancia per la terza volta un’offerta per il colosso americano Monsanto. Se l’operazione riuscirà, il gruppo chimico guidato da Werner Baumann diventerà il numero uno al mondo nella chimica per agricoltura, per quanto riguarda sementi e pesticidi. Nella notte tra il 5 e il 6 settembre l’azienda tedesca ha aumentato l’offerta per il gruppo americano a 65 miliardi di dollari (circa 58 miliardi di euro): il Corriere della Sera riferisce che si parla di 127,5 dollari per azione, contro i 107,44 dell’ultima chiusura in Borsa del titolo (+19%). È più di quanto fatturi il gruppo germanico, che ha sede a Leverkusen, e che dà lavoro a 117 mila persone: nell’anno fiscale 2015 Bayer ha avuto ricavi per 46,3 miliardi di euro (dei quali il 10% speso in ricerca e sviluppo). Sul tavolo Bayer adesso mette un miliardo di dollari in più rispetto all’offerta di luglio, quando già venne avanzata una proposta che migliorava quella precedente. L’operazione attribuisce a Monsanto un valore di 56 miliardi di dollari a cui vanno aggiunti altri 9 miliardi di debito netto. Monsanto ha confermato di aver ricevuto un’offerta da Bayer e di essere coinvolta in trattative «costruttive» con i tedeschi, riservandosi tuttavia di valutare «proposte da parti terze e altre alternative strategiche». Lo scoglio successivo ad una eventuale acquisizione sarà poi il via libera delle autorità Antitrust, che devono evitare violazioni della concorrenza e la costruzione di un monopolio.
CORDONE FITOSANITARIO UE
La Commissione ha presentato la sua proposta di revisione delle norme esistenti il 17 ottobre 2023, tenendo conto dell’esperienza.