I listini restano immobili per la terza settimana consecutiva nelle borse aperte tra lunedì e martedì. L’unico cambiamento è la trasformazione della dicitura scambi limitati per tutte le voci a Vercelli, vista la settimana scorsa, in nominale. Ciò dovrebbe voler dire che le trattative concluse sono ancor meno in questa sede, rispetto a quanto visto in precedenza.
SI ATTENDONO I DATI SUL RACCOLTO
Sì rimane dunque nel contesto descritto nelle ultime analisi (leggi), caratterizzato da domanda poco o nulla interessata all’acquisto. L’offerta, ciononostante, non sembra preoccupata dal calo di interesse e vende con attenzione ai compratori che lo richiedono. Questo permette ai listini di rimanere stabili, reggendo le voci di possibili deprezzamenti. L’industria, infatti, quando decide di cercare il risone, non sempre propone il massimo a listino, anche per partite meritevoli. Tale scelta è scaturita dalla possibilità di concludere comunque l’affare essendo difficile per i risicoltori trovare canali di vendita in questo frangente, senza forzare i compratori.
Questo rapporto tra le parti è in auge ormai da diverse sedute. Solo la pubblicazione dei dati sul raccolto, prossima ad essere realtà, potrà smuovere la situazione. Sappiamo che di riso ne avremo di più dell’anno scorso ma in media rispetto al consueto. Discorso simile per il trasferito ad oggi, maggiore del 2022 ma inferiore al 2021. Vedremo nei singoli comparti come il dato proposto da Ente Risi potrà modificare l’atteggiamento della domanda, finendo forse col provocare variazioni a listino.
I PREZZI ATTUALI ALLO SCAMBIO BORSA
Attualmente il gruppo merceologico dove si rischiano i maggiori deprezzamenti sono i lunghi A da parboiled/export. Per tale segmento di mercato i prezzi visti negli ultimi affari conclusi sono, secondo quanto riferito pubblicamente dagli operatori, inferiori di 5 €/q ed anche di più per alcune varietà. Oscillano tra i meno 2 e i meno 5 €/q i prezzi proposti attualmente per i tondi e per i lunghi B, con l’eccezione di Selenio che mantiene i 60 €/q lordi a listino.
Maggior uniformità tra listino e prezzi agli scambi nel mercato interno. Il gruppo Carnaroli nelle compravendite è a 60 €/q lordi per i similari e 65 per Classico, con voci di 67 €/q lordi per quest’ultimo nelle scorse sedute. I gruppi Baldo e S. Andre di scambiano sulla base di quanto a listino, con tentativi della domanda verso i 75 €/q lordi. Va considerato che per questi gruppi le partite sul mercato sono molto poche. Qualche vacillamento per i gruppi Roma ed Arborio, quotati 65 €/q lordi ma scambiati dai 60 ai 63 €/q lordi secondo quanto riferito dagli operatori. Autore: Ezio Bosso.