«Inoltre, con l’approvazione del Decreto Ministeriale che permette l’applicazione di regole di semplificazione amministrativa previste anche a livello regionale, a breve potranno essere regolarizzate anche quelle posizioni ancora coinvolte dal blocco dei pagamenti perché incappate nell’indagine denominata Operazione Bonifica: si tratta di aziende che hanno aderito a misure a superficie e che riceveranno quanto dovuto prima dell’estate». Con queste poche parole, scritte a margine di una nota sui pagamenti del vecchio Psr, la Regione Piemonte e Arpea danno a migliaia di aziende, centinaia delle quali risicole, la notizia tanto attesa. Parliamo ovviamente delle imprese coinvolte nell’operazione della Guardia di Finanza che per un anno ha bloccato i pagamenti, portando molti risicoltori piemontesi sull’orlo del baratro. La notizia, come detto, è arrivata a margine di una nota ufficiale con cui si annunciava che il 18 giugno era stato autorizzato in pagamento da Arpea l’ultimo decreto del vecchio Psr con quasi 8,1milioni di euro distribuiti a 747 beneficiari che hanno aderito alle misure ad investimento del PSR piemontese. Solo alla misura 123 – quella dell’accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali – sono andati 1,8 milioni, mentre le misure collegate all’approccio Leader hanno ricevuto più di 2,7 milioni di euro. Ancora nulla sull’approvazione del PSR 2014-2020. «L’Agenzia, di concerto con il “Sistema Agricolo Regionale – Regione Piemonte, Centri Assistenza Agricoli, Csi, – ha comunque garantito pur nelle difficoltà del momento, sia la possibilità di presentare la Domanda Unica Pac alle aziende nei termini di legge, sia una continuità nell’erogazione dei contributi e non ha disatteso le aspettative neppure nel mese di giugno», commentano l’assessore regionale Giorgio Ferrero (foto piccola) e il commissario Arpea Enrico Zola.
PREOCCUPA L’ACCUMULO NEVOSO
L’analisi idrologica a cura di Confagricoltura Pavia e di Alberto Lasagna