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BONACCIA SUI MERCATI DEL RISONE

da | 26 Mag 2020 | NEWS

bandi piemontesi

Settimana molto tranquilla sui mercati: si conferma una discreta richiesta di Lungo B e un ridotto interesse da parte delle riserie sul Lungo A e sul Tondo. «In Europa già la scorsa settimana si osservava un rallentamento della domanda di riso e in questa, complice il giovedì festivo, la domanda è stata proprio molta ridotta, probabilmente anche a causa del generale aumento dei prezzi di tutti i paesi europei produttori – commenta Stefano Pezzoni, pubblico mediatore (http://www.reschiriso.it/) – Nell’Asia meridionale, completamente ferma per festività, e nel Sud Est Asiatico non si registrano cambiamenti atti a modificare un livello generale di prezzi abbastanza elevato rispetto al periodo. Vedremo nelle prossime settimane se ci sarà o meno una ripresa e quanto peseranno le scorte di risone, o la loro assenza, presso i produttori». (Segue dopo la tabella)

Niente movida

«Niente movida per la borsa merci – commentano il bolognese Massimo Gregori e il vercellese Alberto Ferraris –. Seconda seduta di Borsa Merci aperta a Vercelli quasi deserta. Pochi operatori, poche riserie e ancor meno produttori. L’attuale fase di semina prossima alla conclusione seguita dalla fase di controllo delle infestanti e del riso crodo hanno sempre avuto un effetto anestetico sul mercato. Trattative rallentate e prezzi stabili per quasi tutte le tipologie compreso il lungo B. Lieve cedimento per Arborio e similari, le prossime settimane saranno utili per comprendere le necessità della GDO, inoltre vedremo se i trasferimenti continueranno a mantenersi su quantitativi importanti e la riduzione delle scorte presso i produttori ci porterà ad un anticipo della chiusura della campagna commerciale 2019-2020». Secondo l’Ente Nazionale Risi, questa settimana i trasferimenti dei produttori hanno riguardato: «26.393 tonnellate di risone, di cui 13.736 di “lunghi A”, 7.055 di “lunghi B”, 4.754 di “tondi” e 848 di “medi”. Nel corso dell’attuale campagna il volume totale trasferito ammonta a 1.278.242 tonnellate, in aumento di 83.026 tonnellate (+7%) rispetto a un anno fa. Rimangono da collocare 273.022 tonnellate».

Mercato pesante per tondo e ribe

«Continua la pesantezza del mercato su tutte le varietà del gruppo Tondo e Tipo Ribe che nelle ultime quotazioni hanno visto continui segni negativi – spiega Alessandro Barberis, mediatore  del vercellese – Si può osservare anche sulle altre varietà una maggior calma da parte delle riserie negli acquisti, piuttosto stagnanti alle attuali quotazioni». Per il Consorzio Vendita Risone Società Cooperativa «il mercato attuale ha raggiunto una situazione di stasi caratterizzato da poche compravendite quasi per ogni gruppo varietale fatta eccezione per l’Indica che continua ad avere una modesta richiesta». Quest’ultimo è «cercatissimo ma, con poca disponibilità del prodotto in Italia – spiega Giovanni Migliavacca, mediatore del milanese – 37€/q (Sirio e Gladio anche 38). Gli Originari a 38€/q e poco richiesti, Baldo e similari fermi a 50€/q anch’essi con poco cercati (la Turchia continua a non richiedere i suddetti risoni). Arborio, Volano e similari a 50€/q insieme a Roma, Barone, S.Andrea e similari. Per i risoni biologici poco domanda: lungo B 71€/q, Ribe e Tondi 70€/q, Arborio e Carnaroli 85€/q». «Lungo A e Tondo a 38€/q, anche se troverei che sia più giusto definire ” fermi” questi mercati – specifica Andreea Lazar, mediatrice del vercellese – Poca offerta e scarsa disponibilità da parte delle aziende agricole e sicuramente bassa domanda dalle riserie.  Gli interni sono stabili tra 48/50 euro. Più vendibile il Carnaroli, un pò meno il Volano. Anche in questo caso le contrattazioni sono in calo». Autore: Martina Fasani

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