Se tra moglie e marito preferibile non mettere il dito, tra bianco e parboiled meglio proprio… non mettere il cucchiaio! Perch, all’interno della filiera, questa la vera sfida in atto. Tra i due risi lavorati, cio, esiste un confronto aperto. E i dati recenti lo confermano, come mostra un’indagine pubblicata recentemente dall’Ente Nazionale Risi che ha studiato le abitudini e i consumi alimentari degli italiani. Che, nella sfida tra bianco e parboiled, prendono una precisa posizione. Nell’indagine emerge infatti che il pubblico esalta del riso bianco le qualit organolettiche ed estetiche, nonch alcune prestazioni in cottura, che valorizzano i piatti; la seriet e la visibilit dei produttori / distributori; la ricchezza di propriet nutritive; la destinazione ottimale "per risotti"; la possibilit di scelta tra pi variet e alcuni plus relativi al pack (sulla confezione indicato il tempo di cottura, protetto sottovuoto, ecc.). Tuttavia, questo riso ha due punti deboli: l’impegno richiesto per la preparazione e il tempo di cottura troppo lungo. Il parboiled ha invece un grosso plus che la tenuta in cottura e rispetto al riso bianco, viene percepito come pi adatto per "specifici piatti" e per ricette nuove, esotiche, ecc. Nel confronto con il bianco perde per posizioni perch secondo i consumatori intervistati assorbe meno il condimento, ha un sapore meno piacevole, i chicchi hanno un colore meno gradevole e sono pi piccoli, non permette di scegliere la variet … Sul totale delle consumatrici, la propensione all’acquisto del riso bianco ancora superiore rispetto al parboiled. Il Sud sta aumentando in misura interessante i suoi livelli di propensione verso il bianco mentre nel Centro aumentata la propensione all’acquisto del parboiled.
CHE FINE FA IL CHEROSENE?
Sottolineiamo un’emergenza mentre parte il monitoraggio