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«BASTA FAVOLE SU IDROMAZZÈ»

da | 22 Giu 2018 | Non solo riso

«Alla luce di preoccupazioni da parte della Coldiretti di Biella-Vercelli anche le maestranze della Centrale di Mazzè vogliono esprimere la loro preoccupazione relativa al posto di lavoro. Emerge dal fatto che all’inizio di gennaio si sono già manifestati segnali preoccupanti sulla capacità di rispettare i pagamenti degli stipendi (come attesta una lettera agli utenti del Consorzio irriguo Angiono Foglietti). A febbraio siamo venuti a conoscenza di una lettera inviata a Regione Piemonte e Lombardia a firma di Est – Sesia e rispettive organizzazioni sindacali dove si annunciava che visto la grave difficoltà finanziaria di Idromazzè (circa una perdita complessiva negli ultimi 6 esercizi di 2 milioni di euro) si sarebbe messo in grave pericolo i posti di lavoro dei dipendenti. Successivamente è giunta alla Regione Piemonte da Idromazzè una richiesta di  sospensione del pagamento dei canoni demaniali a seguito di un avviso bonario di pagamento da parte dell’ente, dove la società Idromazzè  ribadisce nuovamente che se l’impianto non verrà ristrutturato si metteranno in pericolo i posti di lavoro a causa delle insostenibili spese. Tutte queste dichiarazioni ci mettono in forte allarme e non si riesce a capire come, a fronte di un investimento da parte della Regione Piemonte (proprietaria della struttura) di circa 40 milioni di euro, si sia qui a discutere sul futuro occupazionale dei dipendenti, mentre si continua ad attribuire poca importanza alla produzione di energia elettrica, importantissima e fondamentale fonte di reddito (senza nulla togliere all’attività di pompaggio) contribuendo così a rafforzare sempre di più il buco di bilancio: quali  sono le responsabilità del gruppo dirigenziale? Al momento l’unica prerogativa è permettere all’impianto di poter pompare acqua per l’irrigazione. Noi siamo molto indignati per tale situazione perché crediamo che in tutti questi incontri che si sono svolti fino ad ora l’azienda ci abbia raccontato solamente favole per poterci tenere tranquilli ed avere così il loro servizio di irrigazione. Oramai, siamo stanchi di sentirci raccontare favole e non escludiamo un possibile disservizio nelle stagione irrigatoria a venire. Abbiamo contattato alcuni politici locali a livello Regionale e Nazionale senza avere nessuna risposta in merito: solamente promesse da politico e nessuna soluzione. Si capisce, noi siamo soltanto 12 persone, non siamo i proprietari agricoli di 4000 ha. che possono portare voti. Diverso invece, l’atteggiamento dei Sindaci di Mazzè e Villareggia, che si stanno attivamente interessando alla situazione.  Concludo e spero a questo punto che L’Assessore all’Agricoltura Ferrero prenda in mano in modo veramente serio la situazione Idromazzè  e si riesca a risolvere finalmente questo problema che si sta trascinando dal 2005. Spero che prima della fine della stagione irrigua  si riesca a concretizzare la situazione a livello societario – anche perchè tutti gli organi dirigenziali aziendali stanno annunciando tra le righe il fallimento di Idromazzè – e che si concretizzi prima che sia troppo tardi per i lavoratori della società». Autore: Mauro Barberis, Rsu Idromazzé

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