Il governo thailandese sembra intenzionato ad estendere le garanzie sul prezzo del riso alla stagione 2021-22, impegnandosi a spendere 88 miliardi di baht (pari a circa 2 miliardi 750 milioni di euro) per lo schema annuale che opera per il terzo anno consecutivo. Della spesa totale, 80 miliardi di baht (pari a poco più di due miliardi di euro) sono destinati allo schema di garanzia dei prezzi, mentre i restanti 8 miliardi (poco meno di 200 milioni di euro) sono destinati alla stabilità dei prezzi. Nell’ambito del piano di garanzia del reddito, gli agricoltori ricevono la differenza tra i prezzi garantiti e i prezzi di riferimento che cambiano ogni due settimane in linea con i prezzi di mercato.
Lo schema copre cinque tipi principali di riso: risone bianco con il 15% di umidità, risone di varietà Hom Mali, risone aromatico Pathum Thani con il 15% di umidità, risone glutinoso con il 15% di umidità e risone aromatico standard. Nell’ambito dello schema, agli agricoltori vengono offerti 10.000 baht a tonnellata (258 euro) per il riso bianco con il 15% di umidità, limitatamente a 30 tonnellate per famiglia o 40 rai. Nella stagione 2021/22, che va da ottobre a febbraio dell’anno prossimo, la Thailandia dovrebbe produrre fino a 26 milioni di tonnellate, con un aumento del 4% rispetto alla stagione attuale, grazie a piogge sufficienti e a una superficie più ampia, poiché il Covid ha indotto i lavoratori agricoli a tornare nei loro villaggi di provenienza, e questo ha consentito una maggiore disponibilità di manodopera in risaia. Il governo ha detto di aver ordinato al Dipartimento del Commercio Estero di accelerare i colloqui con la Cina per l’acquisto di più riso attraverso un accordo istituzionale. In giugno, la Cina ha accettato di acquistare 20.000 tonnellate di riso bianco dalla Thailandia attraverso un accordo di questo tipo. Anche le nuove richieste sono state limitate perché i compratori stranieri stanno aspettando di verificare se il prezzo del riso tailandese continuerà la sua tendenza al ribasso.
La Cina, la Corea del Sud e l’Iraq sono state le principali destinazioni delle più recenti esportazioni di riso tailandese.Le esportazioni non ufficiali e preliminari di riso (escluso il riso aromatico Hom Mali) dal 2 all’8 agosto 2021 hanno totalizzato 25.531 tonnellate, con un calo di 79.262 tonnellate rispetto alla settimana precedente e di 57.138 tonnellate rispetto alla media mobile di quattro settimane di 82.669 tonnellate. L’export dal primo gennaio all’8 agosto ha raggiunto le 2.076.350 tonnellate, in calo del 13% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le esportazioni di riso tailandese per varietà (milioni di tonnellate di riso lavorato):
Riso bianco 2016 – 4.820 tonnellate / 2020 – 1.990 tonnellate
Riso parboiled 2016-2.150 tonnellate / 2020 -1.440 tonnellate
riso aromatico 2016 2.500 tonnellate / 2020 -1.650 tonnellate
riso glutinoso 2016 440 tonnellate / 2020 -280 tonnellate
export totale: 2016 9.900 tonnellate / 2020 -5.730 tonnellate
La quantità totale più alta esportata è stata raggiunta nel 2017 con 11.650.000 tonnellate.