Brutte notizie per i risicoltori in seguito alla seduta di borsa di venerdì mattina a Mortara. La commissione prezzi si riunisce dopo più di un mese ed emette un listino ricco di segni negativi. Le variazioni, infatti, non sono solo quelle viste martedì a Vercelli per tondi e lunghi A generici (leggi la scorsa analisi) ma si aggiungono i passi indietro dei gruppi Baldo, -3 €/q, e Carnaroli, -5 €/q.
CALA A SORPRESA IL GRUPPO BALDO
Nonostante la lunga assenza, tali cali si riferiscono tutti a quanto avvenuto negli ultimi sette giorni. Solo una settimana fa, infatti, titolavamo l’analisi “Listini immobili da un mese“. Eravamo consci delle tendenze al ribasso delle offerte dell’industria ma informati che i risicoltori non le stessero accettando, continuando a vendere poca merce. La traslazione di queste tendenze nelle quotazioni, tuttavia, è avvenuta comunque. Questo, ovviamente preoccupa l’offerta, che ora pare sia in aumento. La domanda, al contrario, resta scarsamente interessata allo scambio. Sono pochi i compratori affacciatisi all’acquisto nella mattinata di venerdì. Il loro interesse ha riguardato i lunghi B, che continuano a trovare mercato a 50 €/q lordi, e la varietà Cammeo. La proposta delle riserie per questo riso è risultata però inferiore dei 90 €/q lordi visti fino ad oggi nel bollettino ed, essendo stata accettata dai risicoltori, ha causato il calo a sorpresa del gruppo Baldo.
IL MERCATO SORRIDE ALLE RISERIE
L’attuale contesto pesante in borsa merci, come sappiamo, è nato in concomitanza con la pubblicazione delle stime di Ente Risi sul risone disponibile, criticate da operatori e risicoltori. Ad essere precisi, il 22 novembre vivevamo ancora un mercato rialzista, con numerose voci in crescita a listino ed una domanda forte. Dalle sedute successive è iniziato il calo della richiesta, partito da alcune importanti riserie. Esse hanno smesso di acquistare alcuni risi poco prima della pubblicazione dei suddetti dati, avvenuta il 30 novembre. Da allora in avanti blocco totale dei listini, domanda in continuo calo, fino ai deprezzamenti vissuti negli ultimi giorni.
Le riserie, dunque, sembra stiano riuscendo a portare il mercato dove volevano da tempo, lamentando importanti difficoltà nel collocare senza perdite la merce lavorata ai prezzi raggiunti negli scorsi mesi. I risicoltori hanno preservato il risone fino a quando i listini hanno tenuto, sperando che farlo permettesse di mantenerli quantomeno invariati. Gli importanti passi indietro occorsi, tuttavia, sembra abbiano spaventato la maggioranza, causando un rapido aumento dell’offerta. Come abbiamo più volte sottolineato, anche attraverso le nostre interviste (leggi), questa scelta generalizzata non può fare altro che ledere ai risicoltori, portando le quotazioni a calare ulteriormente.
CI SARANNO ALTRI PASSI INDIETRO?
Per alcuni comparti questo sembra inevitabile, per mancanza di consumo alle cifre raggiunte o per un surplus di disponibilità. È il caso dei lunghi A generici, che l’industria sembra non acquistare anche a 75 €/q lordi, e dei tondi, per i quali i numeri Ente Risi propongono percentuali di trasferito lontanissime da quelle degli anni passati e disponibilità maggiori. I risi “indica” sembrano i più stabili, non essendo mai saliti come gli altri a causa della competizione con la merce estera (tornata a basso costo dopo il calo dei noli di trasporto).
Più sorprendenti i cali dei lunghi A da interno. Per il gruppo Carnaroli la variazione era ormai attesa. Da tempo, infatti, le cifre pagate erano quelle oggi rese ufficiali. Forse i 140 €/q lordi erano una cifra troppo elevata per il risone, che rendevano impossibile vendere al consumatore ad una prezzo consono. Preoccupa, invece, il calo del gruppo Baldo. Questo potrebbe trainare anche Roma e S. Andrea al ribasso, essendo gruppi che viaggiano spesso di pari passo. Va considerato che Cammeo, tuttavia, è l’unico riso principalmente destinato al consumo estero tra questi. Per questi risi, inoltre, le produzioni e le rese sono davvero scarse, come ci si aspettava fin da fine raccolta. Per questo ci si augura che i 90 €/q lordi possano tenere. Solida la posizione del gruppo Arborio, riso difficilmente intercambiabile con gli altri e la cui disponibilità è davvero minima. Autore: Ezio Bosso.
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