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AUMENTARE LA GERMINABILITÀ

da | 4 Gen 2020 | Non solo riso

È davvero possibile aumentare la germinabilità dei semi di riso seguendo fasi indotte dal moto della Luna? Ce lo chiediamo nel leggere lo studio propostoci da Pietro Baruffaldi di Padova, che ha segnalato di recente alla redazione di Riso Italiano un lavoro di dominio pubblico, condotto in modo indipendente, con cui indica il recupero della capacità germinativa dei semi e perfino il suo incremento. Lo approfondiamo dopo aver chiesto, invano, un giudizio a tecnici di settore e quindi senza aver potuto effettuare una verifica scientifica delle affermazioni portate dall’autore, il quale peraltro è stato prodigo di spiegazioni, che sottoponiamo al lettore in quest’articolo. Ricordiamo anche che dalla primavera del 1978 all’autunno del 1981 Baruffaldi ha avviato questa ricerca, trovando elementi fondamentali di cui poi si è servito nel 2004, poco prima di andare in pensione, dopo uno stop di più di vent’anni per mancanza di mezzi necessari a continuare la ricerca, che ora vuole condividere liberamente anche in campo risicolo.

Da cosa nasce lo studio?

« Lo studio – ci dice – comincia in seguito ad una mia guarigione, grazie ad una cura con semi di lino nel lontano 1976, quando avevo 33 anni. Uno dei punti dai quali è partita questa ricerca è stato il desiderio di capire perché, nella storia vicina e lontana, le minime e le massime dei raccolti, come pure di conseguenza quelle dei prezzi di mercato, hanno la tendenza di variare in modo ricorrente, nel corso di periodi di 18,6 anni, al centro dei quali possono aver luogo crisi alimentari, o perfino carestie, dovute a scarsa germinabilità dei semi. Con lo studio si giunge alla conclusione che i semi sono delle strutture dissipative, soggette al ciclo cumulativo-dissipativo, grazie al quale essi si mantengono germinabili nel tempo. Il ciclo cumulativo-dissipativo non va confuso con quello che non pochi agricoltori tengono presente, quando devono seminare; alludo a quello relativo al crescer e calar di Luna. Quest’altro ciclo appare regolare il modo e la velocità di crescita delle piante. Ciò è senz’altro evidente per alcuni semi. Ad esempio, la lattuga se viene seminata in crescere di Luna, la pianta fa tutto in fretta, passando rapidamente alla produzione di semi, utili per la generazione successiva. Questo ciclo appare dipendere dalla posizione della Luna, rispetto a quando la temperatura qui sulla Terra sta calando (crescere di Luna), oppure quando la temperatura sta crescendo (calar di Luna)».

Cosa s’intende con ciclo cumulativo dissipativo nei semi?

« I semi – risponde – diminuiscono la propria capacità di germinare a causa: della temperatura, dell’umidità e dello scorrere del tempo. I processi cumulativi e dissipativi vengono eseguiti a periodi alternati, indotti dal movimento angolare rispetto a dell’altra materia, quando assistiti da scambi di calore coerenti con la fase. Se l’altra materia è quella circostante, lo scambio di calore deve andare verso i semi quando la loro velocità angolare relativa sta aumentando (fase cumulativa), fuori dai semi quando invece detta velocità sta diminuendo (fase dissipativa). Le due fasi sono indotte dal moto della Luna.

Nella pratica normale, per i semi fermi rispetto alla Terra, la materia che si muove è la Luna. I semi sono indotti al periodo cumulativo del ciclo quando la fase della Luna diminuisce la sua velocità angolare; invece sono indotti a quello dissipativo quando detta velocità aumenta. Coordinando i tempi di preparazione ed esecuzione delle semine ai tempi di detto ciclo, è possibile ottimizzare il potere germinale dei semi, e incrementare i raccolti dal 30 al 50 %».

In cosa consiste la procedura per aumentare la germinabilità dei semi?

«Di norma – è la risposta di Baruffaldi -, i semi vengono conservati al freddo e al secco. Così facendo, da una parte la capacità dei semi a germinare diminuisce lentamente, ma viene reso inoperativo il ciclo cumulativo-dissipativo, inteso al recupero della germinabilità, la quale, man mano che il tempo passa, va a diminuire, inesorabilmente. Invece, prima delle semine, al fine di recuperare la germinabilità perduta, ma anche per aumentarla, il ciclo cumulativo-dissipativo va attivato in pieno e consiste nel non tenere i semi a bassa temperatura, durante il periodo cumulativo che precede quello dissipativo, in precedenza scelto per la semina. Per le coltivazioni in campo aperto, la semina sarà eseguita in genere (con poca precisione) a partire da 12-24 ore prima dell’inizio della fase dissipativa, fino a 24-36 ore prima dell’inizio del successivo periodo cumulativo. Per ottenere una germinazione di precisione, i semi, tenuti fermi, verranno inumiditi giusto all’inizio del periodo dissipativo. Per un’ulteriore maggiore precisione, bisognerà attendere di conoscere quali sono le velocità angolari critiche. Più alta la temperatura alla quale i semi vengono tenuti durante la fase cumulativa che precede la semina (naturalmente entro i limiti fiosiologici specifici per i semi), maggiore la diminuzione transitoria della loro germinabilità. Paradossalmente, più i semi perdono questa capacità, durante la fase cumulativa precedente la semina, più i semi ricorrono ad un meccanismo di salvaguardia, che genera, durante la successiva fase dissipativa, una specie di auto-organizzazione, una ricombinazione di più bassa entropia, con aumento significativo della germinabilità. Il test è facile e per niente costoso: basta rispettare le modalità della procedura e i tempi delle due fasi del ciclo, e procedere ad una semina normale. La procedura qui raccomandata, per il recupero ed aumento della germinabilità dei semi, determina poi la rapida crescita delle piante, lo sviluppo significativo dell’apparato radicale, tanto utile in periodo di siccità. Essa migliora la loro resilienza, ed infine porta ad un aumento della produttività finale».

Come varia l’efficienza del ciclo?

« Come già detto, il ciclo cumulativo-dissipativo viene indotto nei semi dal moto angolare rispetto a dell’altra materia, quando vi siano anche gli scambi termici in accordo con la fase. Quando i semi sono fermi al suolo, a regolare il ciclo è il movimento della Luna. Tuttavia, le interazioni tra Luna e semi, dovute al loro moto relativo, si verificano solo a specifici valori di velocità angolare critica. Pertanto, poiché la Luna cambia costantemente la sua velocità angolare attorno alla Terra, le interazioni avvengono solo per brevi episodi, di tanto in tanto. Più la velocità angolare della Luna cambia per unità di tempo, minore è l’efficienza del ciclo, in quanto più brevi allora saranno gli episodi d’interazione, durante i quali possono aver luogo processi cumulativi o dissipativi. Beninteso, a parità di scambi termici per unità di tempo, e purché questi siano in accordo con la fase. La variazione della velocità angolare in questione è per lo più influenzata da quanto varia la declinazione della Luna rispetto all’equatore». È possibile consultare il calendario lunare al seguente link: http://www.tournesol.net/calendar.htm

Come ottenere maggiore reddito in tempo di scarsità?

«La capacità di prevedere l’andamento generale dei raccolti – osserva Baruffaldi – nel corso del superciclo avrà di certo un effetto sui mercati dei prodotti agricoli, nel senso di ridurvi sensibilmente le incertezze, e quindi le speculazioni e le variazioni erratiche delle quotazioni. Faciliterà pure i compiti in organismi quali FAO, e USAID. In un periodo di 18,6 anni, questa declinazione ha un’escursione che può andare da 18 gradi (come visto nell’esempio di agosto 2016), fino a 28,5 gradi (settembre 2025), prima verso nord dell’equatore, poi verso sud, all’interno di un mese siderale (27,34 giorni). I semi seminati nell’agosto del 2016 (un mese con ridotta variazione della velocità angolare della Luna) hanno avuto, in media, un alto grado di germinabilità. In genere, essi hanno dato vita a raccolti abbondanti, venduti a prezzi bassi. Mentre i semi che verranno seminati nel settembre del 2025 (un mese con sostenuta variazione della velocità angolare della Luna) avranno in media un basso grado di germinabilità; quindi, in genere, daranno scarsi raccolti, che saranno però venduti a prezzi elevati. Nella storia, c’è una buona correlazione tra questi sette anni e le crisi alimentari, una volta che vengano eliminati dal conto i periodi dove ci sono state guerre, distribuzione inefficiente dei redditi, esportazioni di derrate alimentari da regioni che ne sono rimaste prive, etc. Più bassa la temperatura, peggio è stato. Infatti, alle basse temperature, la fase cumulativa viene quasi saltata; di conseguenza i processi dissipitivi non vengono innescati, e la germinabilità dei semi non viene recuperata. Ricordo qui tre casi di gravi carestie, tutte avvenute quando l’escursione della declinazione della Luna rispetto all’equatore superava i 26 gradi, cosa che riduce l’efficienza del ciclo, come già detto. Forse la peggiore carestia, degli ultimi duemila anni, si è avuta attorno al 1316, con milioni di morti. Per non morire di fame, molti si sono cibati dei semi che avrebbero dovuto essere conservati per le semine future. In perfetta correlazione anche le due carestie avvenute al tempo di Luigi XIV, re di Francia (periodo della piccola glaciazione). Più vicino a noi: Il centro degli ultimi sette anni di bassa germinabilità dei semi ha avuto luogo a metà del 2006. Poi i prezzi dei prodotti agricoli sono schizzati in alto nel corso del 2007 e 2008. In alcuni paesi, si è avuta una situazione di grave scarsità, come pure un generale aumento del costo della vita. Condizione perdurata fino al 2010 ed oltre, con aggravamento dei problemi d’ordine sociale. Alludo agli eventi che hanno dato origine alla “Primavera Araba”, divenuta guerra civile in Siria, dopo dieci anni di siccità».

I prossimi sette anni saranno di vacche magre?

« Quanto fin qui detto è bene sia tenuto in mente, specialmente dal settembre 2021, inizio dei prossimi sette anni di bassa germinabilità dei semi. Il prossimo passo della ricerca sarà quello di individuare i valori critici di velocità angolare della Luna per una semina di maggiore precisione». Fonti: http://www.tournesol.net/it-v/it_acknow.htm . Autore: Martina Fasani

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