Buon Natale anche alle nostre povere tasche. Dopo anni di caroprezzi sembra che ci sia un rallentamento, grazie anche alle promozioni dei supermercati e grazie alle iniziative degli agricoltori, che intensificano le vendite dirette, accolti dall’entusiasmo con cui i consumatori girano le campagne alla ricerca di occasioni di salubrit e convenienza. Nel settore distributivo, ad esempio, c’ la sorpresa Famila che taglia i costi di numerosi prodotti vincendo la sfida convenienza. Lo annuncia il Secolo XIX che ha condotto un’indagine sui prezzi dell’anno nel Savonese escludendo le offerte speciali e prendendo in considerazione dal vero e proprio ipermercato inserito in un centro commerciale (Ipercoop), al market della grande distribuzione (Famila), fino ai supermercati cittadini (Maxisconto, Di per Di’, Basko e Gulliver). "Nei market pi piccoli – scrive il giornale genovese – si evidenziano rincari, ma sono perlopi di lieve entit e comunque bilanciati da prodotti che mantengono stazionario il proprio costo con addirittura qualche ribasso. Nella grande distribuzione poi, pressoch immutata la situazione all’Ipercoop, si registra una significativa rincorsa al ribasso da parte del Famila". Quanto al riso, il quotidiano segnala un calo netto di 76 centesimi per le confezioni di Riso Gallo e anche in questo caso la catena Famila si segnala per convenienza, ma anche nei piccoli supermercati come Maxisconto il prezzo del nostro cereale ha perso quota. Ha condotto un’analisi simile il Gazzettino di Venezia. Anche in questa zona, il supermercato Famila permette degli importanti risparmi. "Bene pure il riso – scrive il giornale – un pacco da un chilo di arborio lima dai 40 ai 24 centesimi in tre market, anche se purtroppo nel quarto, al contrario, sale di 81 ". Sorride anche la Calabria. Nel mese di novembre, a Reggio Calabria il prezzo del riso sceso insieme al pesce fresco, ai crostacei e ai molluschi freschi, al latte, alle uova, e alle confetture. Ma non per tutti un buon Natale. A Cesena, ad esempio, la Lega Consumatori delle Acli ha calcolato su 227 prodotti presenti negli scaffali un incremento dello 0,66 per cento in un mese, che poi pari a un aumento annuo dell’8 per cento. Nella lista degli aumenti di prezzo superiori al 20 per cento c’ anche il riso primo prezzo (+28 il ribe e +24 l’arborio). Non va meglio alle famiglie comasche, che hanno visto crescere i prezzi del settore alimentare. Sulle sponde del Lario il riso in un anno passato, secondo l’Osservatorio dei prezzi del Comune di Como, da 1,73 euro al chilo a ben due euro!
NEMATODE IN UN SEME CERTIFICATO SU TRE
Negli incontri dell’Ente Risi con gli agricoltori della provincia di Pavia, ERSAF ha illustrato le problematiche sul nematode