Siviglia è la capitale dei giovani: vita notturna, movida e locali di tendenza riempiono le strade e le piazze. È una città che la notte non dorme, e la mattina tentenna: prima delle 10, anche gli uffici sono chiusi! Sorge sulle rive del fiume Guadalquivir ed è la quarta città più popolosa di tutta la Spagna, oltre che la capitale della regione autonoma dell’Andalusia. Alcuni dei suoi monumenti – la Giralda, la Cattedrale, l’Alcázar e l’Archivio delle Indie sono stati dichiarati patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Con la scoperta dell’America, Siviglia fu sede della Casa de Contratación, l’organismo commerciale che deteneva il monopolio delle merci delle colonei e per questo divenne la città più ricca e cosmopolita della Spagna. Nel Siglo de oro, raggiunse i 150 000 abitanti, fu terminata la cattedrale e fondata l’università.
La Giralda è l’antico minareto della moschea divenuto poi la torre campanaria della cattedrale ed ora è il monumento simbolo di Siviglia. Da questa torre in epoca moresca il muezzin chiamava i fedeli alla preghiera e molto probabilmente veniva anche utilizzata come osservatorio astronomico. La Cattedrale, per ampiezza dell’aula, è la più grande della Spagna e la terza del mondo cristiano (dal 2005, è iscritta nel libro del Guinness dei primati). Qui vi è la tomba di Cristoforo Colombo.
I Reales Alcázares (le fortezze reali) – chiamati al plurale, perché costituiscono un insieme architettonico che va dal primo Alcázar arabo (al-Qasr) ai successivi ampliamenti – presentano dei magnifici giardini che sono un bell’esempio di un’arte in cui gli andalusi sono grandi maestri. Tra gli altri monumenti di interesse, la Torre dell’Oro che è, assieme alla Giralda, il monumento più emblematico di Siviglia, cioè un’antica torre di sorveglianza sulle sponde del Guadalquivir; e la Casa de Pilatos, il più sontuoso palazzo di Siviglia costruito agli inizi del XVI secolo, un insieme di stili architettonici diversi che vanno dal Rinascimentale allo stile mudéjar, tipico dell’Andalusia.
Tra i piatti più conosciuti, l’Arroz negro, piatto di riso secco, normalmente cucinato nella “paella”, di sapore e aspetto peculiare che lo differenzia da altre ricette simili. Preparato con brodo di pesce, i suoi ingredienti principali sono seppia e calamari con il loro relativo nero. In base alle zona e alle abitudini della cucina si possono trovare anche gamberetti, cozze e gamberi. (Puntata 4 – nelle foto, vedute di Siviglia) Autore: Agnese Pellegrini – foto Paolo Viana (01.11.2015)