Entro questa settimana dovrebbe essere pubblicato il regolamento applicativo dell’accordo di libero scambio con il Vietnam reso noto con la decisione (UE) 2020/753 del 12 giugno scorso e che diverrà operativo a partire dal prossimo 1º agosto. Gli operatori potrebbero fare dunque richiesta entro i primi 7 giorni di agosto e i titoli sarebbero rilasciati tra il 23 ed il 31 di agosto, dopo che la Commissione avrà determinato il coefficiente di assegnazione entro il 22 agosto. Su base annua l’accordo consentirà l’importazione di 73.800 tonnellate in equivalente lavorato a dazio zero, divise in una quota di semigreggio, una di lavorato generica e una di lavorato di varietà profumate, come specificato nella tabella Airi che riporta i relativi periodi di assegnazione.
Nel 2020 non si produrranno conseguenze significative per il mercato perché il quantitativo che potrà essere importato è di circa 18.000 tonnellate in equivalente lavorato: di queste, 7.500 saranno di riso profumato e la parte rimanente potrebbe arrivare in sostituzione di altre origini.
«L’accordo risale al 2015 – spiega l’Associazione delle industrie risiere in una nota -, quando già preoccupati del forte aumento delle importazioni da Cambogia e Myanmar incontrammo l’allora vice Ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, e rimarcammo la necessità di contenere la concessione dal Vietnam. A seguito di varie pressioni tra cui la nostra, il quantitativo concesso fu inferiore a quanto inizialmente prospettato e, nell’intento di ridurre l’impatto concorrenziale con il prodotto comunitario, la Commissione optò per 30 mila tonnellate di riso profumato. La necessità di un maggior controllo delle concessioni all’importazione è sempre stato un obiettivo di AIRI e nel forum della filiera dell’8 ottobre 2019 abbiamo chiesto di istituire un tavolo di lavoro coordinato dal Ministero degli Esteri per prevenire le possibili nuove concessioni, ma ad oggi quel tavolo non è ancora stato convocato».