MAGGIORI PROFITTI DAL 2021
Lo scopo del provvedimento è quello di prelevare i maggiori profitti ottenuti dalla vendita di energia elettrica da fonti rinnovabili, a seguito dell’aumento del prezzo della stessa a partire dalla seconda metà del 2021. destinarli alla riduzione degli oneri generali di sistema così da ridurre il costo delle forniture di energia nonché supportare le misure legislative di contenimento della spesa energetica introdotte negli ultimi mesi (riduzione IVA, riduzione/annullamento oneri generali, etc.).
GLI EXTRAPROFITTI ANDRANNO CALCOLATI
I produttori, su specifica richiesta del del Gestore dei servizi energetici (GSE), dovranno trasmettere una dichiarazione contenente tutte le informazioni necessarie per il calcolo degli extraprofitti. Non tutti gli impianti fotovoltaici sono però interessati dal provvedimento, la dichiarazione sostitutiva (completa di eventuali allegati) è infatti richiesta esclusivamente per quelli di potenza superiore a 20 kW che beneficiano di premi fissi derivanti dal meccanismo del Conto Energia, non dipendenti dai prezzi di mercato e per gli impianti di potenza superiore a 20 kW alimentati da fonte solare, idroelettrica, geotermoelettrica ed eolica che non accedono a meccanismi di incentivazione, entrati in esercizio in data antecedente al 1° gennaio 2010.
Confagricoltura fin da subito ha contestato questa norma e promosso una sua modifica, così da escludere le aziende agricole dall’applicazione del meccanismo compensativo, dal momento che avrebbe causato un danno agli imprenditori che in questi anni hanno realizzato impianti fotovoltaici per ridurre la fornitura esterna di energia (come nel caso degli impianti in scambio sul posto o in cessione parziale) o per integrare le produzioni.
Dal momento che non sono intervenute modifiche sul piano legislativo, Confagricoltura sta valutando le possibilità di impugnare la delibera di ARERA. Nel frattempo le Unioni Agricoltori sono a disposizione per tutti gli approfondimenti del caso. Autore: Confagricoltura