La domanda continua a disinteressarsi all’acquisto spingendo sempre più in calo i listini. Se nell’ultimo mercato di Mortara sembrava che l’ondata ribassista fosse meno incisiva (leggi), nelle sedute di martedì si è tornati a vedere cali diffusi e importanti. I nuovi deprezzamenti sono sempre nell’ordine dei 5€/q su base settimanale e continuano ad interessare i tondi ed i gruppi Carnaroli e Arborio.
IL PREZZO PIÙ BASSO AI TONDI
Nella mattinata di lunedì a Novara l’unica novità è alla voce Sole, che compie un ulteriore piccolo passo indietro. Dopo il -1€/q di venerdì si ripete il medesimo deprezzamento, arrivando a 48€/q lordi. I 45€/q lordi, presagiti dagli operatori di mercato e già visti per Terra, diventano ufficiali per tutti i tondi eccetto Selenio martedì mattina a Vercelli. In questa sede anche Terra scende ancora e arriva a 40€/q lordi, dimostrandosi la quotazione più bassa del listino. I lunghi B perdono ufficialmente questo ruolo, che hanno ricoperto per tutta l’annata e non solo, presentandosi anche come l’unico comparto con un minimo di richiesta dall’industria. Questo è dimostrato dall’assenza della dicitura scambi limitati, presente per tutte le altre voci del listino vercellese. I 45€/q lordi attuali sono dunque stabili per gli “indica” e per adesso non si parla di apprezzamenti.
ARBORIO E CARNAROLI IN PICCHIATA
Meno stabilità nelle voci, nonostante gli ulteriori cali, per i tondi. Anche i 45€/q lordi attuali, 40 per Terra e 50 per Selenio, non hanno invogliato le riserie all’acquisto. L’ondata ribassista potrebbe non essere dunque finita per queste varietà. Situazione analoga per i lunghi A ancora quotati. I più stabili continuano ad essere il gruppo Roma ed i lunghi A da parboiled. Quotati rispettivamente 80€/q lordi e 60€/q lordi, non sono richiesti ma se offerti vengono acquistai ai prezzi a listino, con qualche tentativo inferiore di 5€/q.
I gruppi Carnaroli e Arborio continuano a vedere le proprie quotazioni in picchiata. Oggi si è giunti a 85€/q lordi per Arborio e similari di Carnaroli, 95€/q lordi per Classico. A queste cifre l’industria continua a non acquistare e si vocifera di offerte al ribasso anche di 10€/q rispetto a quanto proposto a listino, già calato di 5€/q rispetto ad una settimana fa. Nel pomeriggio di martedì, tuttavia, la borsa merci di Milano emette un documento in cui la loro quotazione si presenta leggermente maggiore (87€/q lordi per Arborio e similari Carnaroli, 97€/q lordi per Classico). In questa sede i cali si mostrano in generale meno bruschi nelle ultime sedute, forse anche per non influire troppo sul prezzo del bianco nella borsa dove il mercato del lavorato ha lo spazio più ampio.
TEMPO DI DENUNCIA SUPERFICI
Le disponibilità trasferibili per quasi tutti i comparti sono eccedenti per il momento dell’annata. Ciò a causa di un totale trasferito decisamente deficitario, calato più del 30% per tondi e lunghi A, come dimostrato dall’elaborazione proposta da Ente Nazionale Risi la scorsa settimana. Un prossimo dato che potrebbe influire su queste dinamiche sarà la denuncia di superficie. Questa può essere presentata ad Ente Risi, che si occupa dell’elaborazione successiva dei dati, sia tramite link ricevuto da ogni risicoltore alla propria casella Pec sia inviando tramite posta, mail o consegnando presso gli uffici il modulo cartaceo, allegato a “Il Risicoltore” di maggio (vedi la spiegazione completa delle modalità proposta dall’Ente). Questi numeri saranno utili all’industria a comprendere approssimativamente le disponibilità nella prossima campagna per ogni comparto. Visto il probabile calo di investimento generalizzato, ancor più marcato per i risi tondi, la domanda potrebbe risvegliarsi, modificando le tendenze di mercato. Autore: Ezio Bosso.
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