CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA DA RIPROPORRE
QUESTIONI ETICHE E DIRITTI
Minguet chiede un voto di conferma del Parlamento europeo per riattivare il meccanismo che «punisce la concorrenza sleale delle importazioni da paesi terzi come Cambogia e Myanmar. Concorrenza sleale che comporta anche la violazione sistematica dei diritti umani e la distruzione ambientale perpetrata dalle due dittature asiatiche».Minguet non solo sollecita il ripristino delle tariffe e la loro estensione al riso Japonica o tondo – escluso dalla precedente clausola di salvaguardia. Sulla scia dei recenti attacchi di Cambogia e Myanmar al sistema democratico e alle minoranze etniche, l’Ue sta estendendo la richiesta per chiedere la sospensione di tutte le sue concessioni di riso. Questo poiché le misure restrittive imposte finora sono state limitate solo a individui e società controllate dai militari.
OBIETTIVO: AUMENTO REDDITIVITA’
Il responsabile del settore del riso di Ava-Asaja, José Pascual Fortea, difende la richiesta fatta dal Copa-Cogeca. «Durante la sua validità tra il 2019 e il 2021 ha contribuito a recuperare i prezzi all’origine del riso comunitario e a garantire una redditività più dignitosa per una coltura chiave nella conservazione di zone di grande valore ecologico come il parco naturale dell’Albufera. Non ha senso che Bruxelles imponga sempre più obblighi, limitazioni e controlli ai risicoltori nazionali e, allo stesso tempo, non stabilisca reciprocità e complementarietà per le importazioni dall’estero».