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APPELLO DELL’ENTE RISI AL MINISTERO DELLA SALUTE

da | 30 Lug 2023 | NEWS

Ente Risi

La Commissione europea ha proposto di aumentare il limite massimo di residui di triciclazolo consentito nel riso importato da Paesi terzi dallo 0,01% allo 0,09%. Il paradosso è che l’uso del triciclazolo è vietato nell’agricoltura europea. Pertanto, il riso coltivato da noi non può contenere nemmeno la minima traccia di triciclazolo. Invece, il riso d’importazione sì. Cerchiamo di capire dall’Ente Risi cosa sia realisticamente possibile fare per scongiurare questo pericolo.

Quali sono le basi giuridiche e politiche della cosidetta import tolerance?

Nel 2017 – ci risponde il presidente dell’Ente Risi Paolo Carrà – il mancato rinnovo dell’autorizzazione del triciclazolo, per l’incompletezza del dossier di registrazione della molecola relativamente alla tutela della salute dei consumatori, ha determinato il decadimento del limite massimo di residuo ed è entrato in vigore il limite di quantificazione che è pari a 0,01 mg/kg. Di fatto ciò ha significato il divieto sul territorio europeo di utilizzo del prodotto ed il blocco delle importazioni di riso che presentassero residui di triciclazolo. Questo ha determinato un brusco calo delle importazioni dall’India che fa largo uso di questo fungicida. A inizio 2023 la multinazionale produttrice della molecola ha presentato all’EFSA un nuovo dossier nel quale ha illustrato la non tossicità per gli esseri umani e ha proposto un limite massimo di residuo pari a 0,09 mg/kg. Al parere positivo di EFSA è seguito quello negativo del Comitato SCOPAFF. Ora la palla passa al Comitato d’Appello. Inoltre nelle scorse settimane il Parlamento europeo si è espresso negativamente sulla posizione della Commissione che è propensa ad alzare il limite per il prodotto di importazione, facendosi forte del parere di EFSA.

L’IMPORT AL TRICICLAZOLO ENTE RISI

Oggi quanto riso arriva dai Paesi extraeuropei e quanto in particolare da quelli che fanno ampio uso di triciclazolo?

Nella scorsa campagna le importazioni di riso nell’Unione europea hanno raggiunto il dato record di 1,67 milioni di tonnellate, base lavorato. Considerato che i Paesi che consentono l’impiego del triciclazolo sono India, Cina, Corea del Nord, Brasile, Colombia e Giappone, risulta che le importazioni da tali Paesi hanno interessato un volume complessivo di quasi 194.000 tonnellate, di cui il 71% proviene dall’India. Quindi, le importazioni dai Paesi che utilizzano il triciclazolo rappresentano circa il 12% dell’import totale.    

LA RESPONSABILITA’ DI POLITICA E ISTITUZIONI ENTE RISI

Cosa succederebbe se la proposta della Commissione europea dovesse avere successo?

L’assenza di un dossier che comprovi che non sussistono danni anche per l’ambiente rende improbabile un’autorizzazione per emergenza fitosanitaria della sostanza per i risicoltori comunitari. Pertanto, saranno solo gli importatori a beneficiare dell’innalzamento del limite.

Cosa sta facendo il governo italiano?

La direzione responsabile del MASAF è al corrente di tale situazione. Tuttavia, voglio ricordare che la competenza è del Ministero della Salute. È necessario fare un gioco di squadra interministeriale, forti del fatto che la Filiera Risicola Europea nell’ultimo Forum del Riso Europeo a Bruxelles si è già espressa per richiedere la reciprocità di regole sia per l’utilizzo dei fitofarmaci, sia per il rispetto dell’ambiente. 

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Ente Risi

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