APOLLINEI E DIONISIACI

Solo il 25% della popolazione attribuisce al cibo la funzione di "carburante" per il proprio sostentamento. La parte restante oscilla tra la cucina solare di Apollo – cui appartiene per tradizione l’insalata di riso – e la cucina notturna di Dionisio, salutistica e funzionale la prima, golosa e trasgressiva la seconda. Queste le conclusioni della ricerca – dal titolo "Cibi diurni e cibi notturni. Apollo e Dioniso a convivio: cosa, dove e quando mangiano gli italiani. Il quotidiano "conflitto" fra il dovere della dieta e il piacere del palato" – condotta dal presidente di Popai Daniele Tirelli, su dati raccolti da ACNielsen, per conto di Rimini Fiera spa e presentata nell’ambito della Mostra internazionale dell’alimentazione, il pi— grande evento dedicato alla ristorazione fuori casa, svoltosi a Rimini. Oltre ai dati quantitativi sul fenomeno del pasto fuori casa – un mercato che vale oltre 58.000 miliardi di euro – sono emersi dati sull’atteggiamento degli italiani nei confronti del cibo in relazione alle tendenze negli stili di vita e di consumo. Ô interessante sapere, scrive su Nuova Distribuzione Stella Carli, che il 54% degli italiani dichiara di non avere tempo per mangiare come desidera, ma che l’83% segue una dieta, il 76% non si reputa in perfetta forma e il 70% si ritiene un "gourmet". Tuttavia, lo studio mette in evidenza che non si tratta di categorie rigide, ma che – al contrario – i consumatori di cibo assumono differenti comportamenti a secondo dei luoghi e dei momenti del giorno. Ben il 74% degli italiani vorrebbe mangiare all’aperto nei giorni di sole e proprio i cibi di Apollo sono quelli adatti al consumo diurno, associati anche simbolicamente al sole (la tradizione italiana contempla al riguardo insalate di riso, carni da consumare fredde, tonno in scatola, carne in gelatina). Nella cucina di Apollo, poi, confluiscono i comportamenti alimentari di coloro per i quali alimentarsi rientra nelle cure da dedicare alla bellezza del corpo, la gastronomia Š molto influenzata dalla moda e il nutrirsi ha una forte componente estetizzante. Accanto a loro, gli ansiosi: preoccupati sia dei danni che il cibo potrebbe arrecare alla salute sia del tempo che la cucina e la tavola potrebbero sottrarre alle altre attivit…. La cucina di Dioniso Š quella invece che indulge ai sapori pi— elaborati, alle spezie, ai condimenti, al piacere della tavola, riservato alle ore serali e notturne. Oltre la met… degli intervistati dichiara che i piatti serali devono essere pi— carichi di gusto. La ricerca, infine, mette in evidenza che prevale ormai anche in Italia un uso elastico del tempo per alimentarsi. Si diffondono i cibi acronici (senza tempo) che gli americani chiamano Food around-the-clock. Oltre il 40% degli italiani dichiara di non poter fare a meno di mangiare qualcosa tra i pasti principali. Il 36% (18 milioni di individui) sgranocchia qualcosa anche a tarda sera/notte prima di dormire e il dato sale al 57% per i giovani sotto i 25 anni. Mentre i consumi alimentari domestici nel 2005 hanno registrato un incremento leggermente inferiore all’1% rispetto al 2004, arrivando a quota 114.165 miliardi (100.888 gli alimentari, 13.277 le bevande), quelli extradomestici hanno segnato una crescita del 2,6%, salendo a 59.119 miliardi (dati Istat). Il fenomeno Š analizzato come risultante di tre fattori r concorrenti: l’incremento di prezzo delle consumazioni fuori ca- 1 sa, stimato in un 4,5%; la diminuzione del 2,5% della loro frequenza; e un sia pure lieve au- õ mento del parco consumatori. Sarebbero infatti 18,2 milioni gli italiani che consumano fuori – casa almeno una volta alla settimana e, attualmente, le occasioni di consumo sono ripartite fra 4,3 milioni fruitori di colazioni, 11,4 milioni per il pranzo, quasi 2 milioni per la cena e 6,1 milioni per la merenda. In prospettiva il rapporto ACNielsen stima che nel 2008 la quota del fuori casa raggiunger… il 36% del totale rispetto al 34% odierno. Consumi che non si esauriscono nei pubblici esercizi.