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ANTICIPO PAC: GRAZIE, MA LE VECCHIE PRATICHE?

da | 18 Feb 2019 | NEWS

siccità

L’anticipo della Pac, in Lombardia, è realtà. La Giunta regionale ha approvato uno stanziamento per un massimo di 250 milioni di euro alle imprese agricole, erogato sotto forma di prestito, per anticipare i finanziamenti che le aziende ricevono nell’ambito della Politica Agricola Comune. La Regione Lombardia erogherà a luglio una quota pari al 50% delle risorse che, in base alla normativa comunitaria, le imprese ricevono a partire dal mese di novembre. «L’avevamo promesso, ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi  (foto grande), e, in pochi mesi, siamo riusciti a raggiungere questo obiettivo. Da anni eravamo bloccati da una norma ingiusta che penalizzava le Regioni virtuose e non consentiva di aiutare gli agricoltori lombardi, pur avendone le risorse. Ora torna il vecchio meccanismo».

Ma a che punto siamo con i pagamenti? Se la delibera regionale rappresenta «una scelta importante» per Coldiretti Lombardia, che parla di oltre 30mila imprese lombarde coinvolte dal provvedimento e lo definisce «una misura strategica e un aiuto concreto per le difficoltà economiche e gestionali che le aziende agricole devono affrontare», abbiamo voluto fare il punto sulla situazione dei pagamenti che in questi anni è stata fonte di preoccupazioni sia per gli agricoltori che per l’ente regionale, dal momento che ai ritardi fisiologici si sono sommati problemi di gestione dei dati (Sisco).

Ecco qual è la situazione comunicataci dalle organizzazioni agricole. Per le Provincie di Pavia, Milano e Lodi ad oggi risulta pagato il 70% per quanto riguarda la Domanda Unica di titoli e greening (esclusi gli aiuti accoppiati per seminativi e zootecnia, e il premio supplementare giovani); l’85% per quanto riguarda le Misure 10 (agroambientale), 11 (bio) e 13 (montagna); non è stato ancora definito, invece, il premio accoppiato per la campagna 2018. A Mantova, ricorda la Federazione provinciale di Coldiretti, nel 2018 sono stati liquidati 21,7 milioni di euro a 3.058 aziende. Inoltre aggiunge che la misura in questione, era già stata attuata in passato dalla Regione Lombardia, negli anni tra il 2010 e il 2014, e nel solo anno 2014 i beneficiari dell’anticipo in Lombardia sono stati 30.416, per un valore complessivo di 310 milioni di euro.

Il dato viene confermato anche da Unione Agricoltori della provincia di Pavia: le circa 1200 aziende hanno già ricevuto il 70% del pagamento relativo alla Pac. «Per le imprese agricole del territorio lombardo saranno stanziati 450 milioni di euro per i prossimi tre anni – continua Confagricoltura Lombardia-: 160 in parte corrente, 40 per gli investimenti e 250 milioni di euro per anticipo Pac, in particolare, il PSR (Piano di sviluppo rurale) sarà accompagnato con 90 milioni, 6 milioni saranno impiegati per il potenziamento del servizio fitosanitario regionale e 20 milioni saranno invece rivolti alle aree boschive. Questi fondi, sono fondamentali per sostenere le vere imprese, che investono, creando lavoro e sviluppo».

«Una decisione, che consente di programmare con più tranquillità le attività aziendali e nello stesso tempo ne allevia le difficoltà economiche e di gestione» è il commento di Cia-Agricoltori Italiani Lombardia al provvedimento regionale. Secondo Cia Lombardia ad oggi il settore riso ha ricevuto contributi diretti nell’ambito dei premi accoppiati previsti dall’art. 52 del reg. CE 1307/2013, che vengono richiesti contestualmente alla domanda unica ogni anno dalle imprese. Questo contributo è più o meno pari a circa 9 milioni di euro per le DU 2016 e 2017.Per quanto riguarda i contributi nel PSR: nella misura 10 (agroambiente), esiste una azione per la conservazione della biodiversità in risaia per la quale, con riferimento alla domanda del 2017, sono stati erogati circa 10 milioni di euro; mentre nella misura 11 (agricoltura biologica) il riso è una coltura ammessa a contributo ed il premio erogato per le domande 2017 è pari a circa 500.000 euro. Il riferimento alle domande 2017 è necessario in quanto sono state pagate interamente mentre le domande 2018, al momento, hanno ricevuto solo l’anticipo. Tale anticipo regionale sarà erogato sul valore dei titoli e del greening previsto nella domanda unica, quindi non sui pagamenti.

«Nel 2019 inizieremo i lavori per programmare in maniera adeguata la strategia di distribuzione di risorse in ambito agricolo nel settennato 2021 – 2027, aggiunge l’assessore Rolfi. Per la prima volta faremo una consultazione online rivolta ad agricoltori e consumatori: vogliamo definire le priorità di intervento per rimanere al passo con i tempi e garantire futuro e redditività alle nostre aziende agricole. Sarà un cambiamento che riguarderà tutti i lombardi, perché il cibo e i prodotti agroalimentari sono un patrimonio collettivo. Apriremo la consultazione nelle prossime settimane, per concludere ad aprile ed elaborare i dati entro maggio, presentando il piano delle attività 2019 per la definizione di una proposta di strategia regionale sulla programmazione comunitaria. Istituiremo inoltre quattro tavoli tecnici dedicati a competitività e innovazione, tutela dell’ambiente, foreste e sviluppo delle aree rurali: ogni tavolo sarà composto da circa 15 esperti, espressione dei principali referenti istituzionali e tecnici, che si riuniranno indicativamente nell’arco di tempo da giugno a settembre, per sviluppare le più opportune scelte strategiche per Regione Lombardia nell’ambito della PAC 2021-2027. Vogliamo costruire un percorso condiviso con le associazioni di categoria e farci trovare preparati quando sarà il momento di presentare la nostra proposta in sede europea» conclude l’assessore. Autore: Martina Fasani.

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