Allarme rosso per gli aiuti accoppiati. Lo lancia Agrinsieme, richiamando il Ministro Martina al rispetto degli impegni presi in sede europea. Sul tavolo ci sono 593 milioni di euro di aiuti accoppiati, cioè legati alla produzione effettiva. Agrinsieme richiede l’adozione dei pagamenti diretti accoppiati nella misura massima possibile del 13% per zootecnia, olio, riso, pomodoro, bietola e grano duro. E l’assegnazione del 2% minimo del bonus nazionale alle colture proteiche – recita una nota -. In una lettera, inviata nei giorni scorsi, al ministro delle politiche agricole Maurizio Martina, Agrinsieme, il coordinamento che riunisce Cia, Confagricoltura, Fedagri-Confcooperative, Legacoop agroalimentare e AgciAgrital, Copagri, Federalimentare e i sindacati Flai-Cgil, Fai-Cisl e UilaUil, sottolinea la necessità di applicare «tutto il budget disponibile a fronte di una limitata riduzione del valore dei titoli disaccoppiati» per compiere «scelte di politica agraria a vantaggio di settori strategici in difficoltà e accrescere la loro competitività nei confronti dei partner europei». Integrare i pagamenti del primo pilastro con quelli relativi allo sviluppo rurale e all’Ocm, e non considerarli interventi a sé stanti, è, secondo Agrinsieme, la via da seguire per consentire all’Italia di dare vantaggio a settori strategici in difficoltà sui mercati internazionali. Le parti sociali, in sostanza, chiedono questi fondi: 261 milioni di euro per zootecnia, carni e latte, 68 per il grano duro, 115 per il piano colture permanenti, 30 milioni di euro per il riso, 21 per la bietola, 20 per il pomodoro e 78 per il piano colture proteiche. (24.05.14)
L’ACQUA DI OVEST SESIA NON COSTERÀ DI PIÙ
L’approvazione del bilancio di assestamento e il bilancio di previsione senza alcun aumento della tariffa sull’acqua.