Negli Stati Uniti, i prezzi del riso sono diminuiti dell’1% in un mercato relativamente attivo. A giugno, le esportazioni sono aumentate di 265.000 tonnellate rispetto alle 245.000 tonnellate di maggio. Secondo quanto riferito, le esportazioni sono state inferiori del 4% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. A giugno, il prezzo indicativo del riso Long Grain 2/4 è stato di 615 dollari contro i 620 dollari di maggio. All’inizio di luglio, il prezzo si è indebolito ulteriormente a 595 dollari. Al Chicago Board of Trade, i prezzi futures del risone sono scesi del 3,6% a 290 dollari la tonnellata dai precedenti 301 dollari. All’inizio di luglio, erano fermi a circa 295 dollari, secondo il rapporto mensile di Patricio Méndez del Villar, ricercatore del Centre de Coopération Internationale en Recherche Agronomique pour le Développement – CIRAD in Francia.
Nel Mercosur, i prezzi delle esportazioni sono rimasti stabili. L’offerta di esportazione è abbondante grazie ai buoni raccolti del 2021, in particolare in Brasile e in Uruguay. In giugno, le esportazioni brasiliane si sono indebolite ulteriormente a 48 mila tonnellate (base lavorata) da 60 mila tonnellate in maggio, e si dice che siano indietro del 50% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il prezzo indicativo del risone brasiliano è sceso del 7% a 292 dollari la tonnellata dai 315 dollari di maggio. All’inizio di luglio, è sceso ulteriormente a 275 dollari.
Nell’Africa sub-sahariana, i prezzi interni sono rimasti stabili in tutti i mercati regionali. Tuttavia, le scorte sono al minimo e i rischi di insicurezza alimentare sono motivo di seria preoccupazione. La domanda di importazioni comincia a riprendere e si prevede che nel 2021 raggiungerà un volume record di 17,8 milioni di tonnellate contro i 15,6 milioni di tonnellate dell’anno precedente, vale a dire quasi il 37% delle importazioni mondiali.
