Ricerca Avanzata





Data inizio:

Data fine:

ALLARME BRUSONE IN LOMBARDIA

da | 16 Giu 2020 | NEWS

pyricularia

Inizia la caccia al brusone. Il servizio Fitosanitario di Regione Lombardia per il quarto anno consecutivo realizza, in collaborazione CNR-IREA e il laboratorio di ricerca Cassandra lab dell’Università degli Studi di Milano, un sistema di allerta in tempo reale riguardo al rischio d’infezione del riso dal Brusone, basato su bollettini giornalieri emessi sul sito dell’Ersaf, Ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste (link per la consultazione del bollettino e di tutti quelli precedenti) .   L’utilità di queste attività è ormai nota a tutti; nei nostri climi temperati la coltura del riso può essere pesantemente danneggiata da infezioni del fungo Pyricularia oryzae, agente causale della malattia nota come Brusone, distinguibile nei due principali episodi infettivi del “brusone fogliare” (solitamente visibile a fine giugno-luglio) e del “mal del collo” (agosto). La comparsa e la diffusione delle infezioni sono fenomeni di non semplice previsione, essendo variamente correlabili a: inoculo infettivo aereo, condizioni meteorologiche , caratteristiche del terreno, pratiche agronomiche e resistenza varietale. Riguardo a quest’ultima, risulta chiaramente fondamentale conoscere le caratteristiche della varietà che si sceglie di coltivare e, a tal proposito, vi forniamo la classificazione varietale riguardo la sensibilità al brusone, mancante di alcune delle ultime varietà approdate sul mercato poiché risalente all’anno 2015. (Segue dopo la tabella)

I bollettini forniti ai risicoltori non sono vincolanti per i risicoltori, ma vengono creati a supporto delle loro attività di gestione della malattia. Questi riportano il rischio potenziale di infezione (IP) per il brusone, calcolato dal modello colturale WARM (modello per la simulazione dei principali aspetti che si verificano nei sistemi di coltivazione risicola; la versione attuale implementa approcci per la crescita e lo sviluppo delle colture, interazioni pianta-patogeno, sterilità spighetta indotta da freddo/caldo, effetto delle acque alluvionali, idrologia del suolo della risaia, qualità del chicco ed effetto dei prodotti agrochimici) accoppiato ad un modello epidemiologico orario (formula matematica che analizza la diffusione del patogeno). All’interno del documento prodotto vengono riportate una mappa di indice di rischio aggregato su base settimanale, unitamente a grafici che mostrano l’andamento giornaliero del rischio stimato per ciascun comune, nel periodo compreso tra tre giorni prima e tre giorni dopo l’emissione del bollettino. Informazioni fondamentali per trattare…

La mappa di rischio aggregato mostrata nella prima pagina rappresenta la media dell’indice IP in un intervallo di più o meno 3 giorni (prima e dopo) rispetto alla data di emissione. Il livello di rischio potenziale è categorizzato in tre classi:

• Basso , evidenziato con il colore verde

• Medio , evidenziato con il colore giallo

• Alto , evidenziato con il colore rosso

L’ indice di rischio giornaliero relativo a ciascun comune risicolo, mostrato nei grafici delle pagine successive, evidenzia invece il rischio potenziale di infezione stimato per ogni singolo giorno del periodo considerato, vale a dire un arco temporale di 7 giorni. (AVVISO)

Il bollettino viene emesso dall’inizio di giugno alla fine di agosto, automaticamente ogni giorno, non essendo vincolato alla lettura dei captaspore (come nel servizio offerto dalla regione Piemonte) ma basato su un modello matematico, di più agile attuazione. La sua utilità attuativa negli anni è andata via via consolidandosi, diventando ben noto agli agricoltori lombardi anche grazie alla sua diffusione diretta a tutti i comuni risicoli della Regione, che si dividono nelle provincie di Pavia, Milano, Lodi e Mantova. Autore: Ezio Bosso

Iscriviti alla nostra Newsletter

Iscriviti alla nostra Newsletter e al servizio Whatsapp!

Informativa sulla Privacy

Informativa sulla Privacy - WhatsApp

Cliccando "Accetto le condizioni" verrà conferito il consenso al trattamento dei dati di cui all’informativa privacy ex art. 13 GDPR.

* Campo obbligatorio