No a obiettivi vaghi sulla riduzione dei fitofarmaci e più chiarezza su come orientare la diminuzione in aree specifiche. Gli obiettivi devono tenere conto del cammino già fatto in questi anni. E’ il caso dell’Italia che negli ultimi anni ha già ridotto del 20% i quantitativi di principi attivi utilizzati nei campi.
IL VOTO DEL 9 OTTOBRE
Copa-Cogeca, la federazione dei sindacati e delle cooperative agricole europee, accoglie con favore il voto del 9 ottobre della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo. Dopo oltre due ore e mezza di votazione, i membri della commissione hanno cercato di dare chiarezza sostanziale alla proposta. Tuttavia, la proposta che la Commissione aveva presentato nel giugno 2022 resta non del tutto chiara. In particolare, il voto della commissione chiarisce tre punti chiave per la comunità agricola europea in relazione al testo di base della Commissione.
PERIODO DI ATTUAZIONE AL 2035 AGROFARMACI
In primo luogo, per quanto riguarda gli obiettivi, la federazione dei sindacati agricoli e delle cooperative agricole europee accoglie con particolare favore l’estensione del periodo di attuazione al 2035, l’eliminazione della metodologia per il calcolo nazionale. Poi si aggiunge la clausola di revisione che consentirebbe di riadattare gli obiettivi in base alla disponibilità di PPP per gli agricoltori.
DAL DIVIETO ALLE RESTRIZIONIDO AGROFARMACI
Per quanto riguarda le aree sensibili, Copa Cogeca sostiene l’approccio di procedere verso una restrizione dei prodotti fitosanitari nelle aree sensibili piuttosto che verso un divieto totale, semplicemente irrealizzabile. Secondo la proposta, le aree sensibili saranno definite dal Piano d’azione nazionale degli Stati membri. Tuttavia, la Commissione europea dovrà valutare queste definizioni prima di approvarle. In terzo luogo, per quanto riguarda il finanziamento di queste ambizioni, gli eurodeputati della commissione hanno chiarito che i fondi della Pac, che sono già molto esigui, non dovrebbero essere utilizzati per sostenere misure aggiuntive nell’ambito della proposta Sur. Come per altre iniziative Farm to Fork, la Commissione non si è presa il tempo di valutare adeguatamente i costi e chi dovrebbe pagare per la transizione, una situazione che gli eurodeputati della commissione Agricoltura non hanno ritenuto accettabile.
LE DICHIARAZIONI DELLA RELATRICE AGUILLERA
Al termine della votazione, la relatrice Clara Aguilera ha dichiarato: «Spero che la commissione Ambiente rispetti questo voto». Il Copa e la Cogeca sostengono questo appello. La Commissione Ambiente, che ha la maggior parte delle competenze su questo dossier, deve fare affidamento sul lavoro della Commissione Agricoltura affinché la proposta da sottoporre alla sessione plenaria possa offrire un minimo di chiarezza e fattibilità, cosa che in questa fase è ancora lontana. agrofarmaci
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