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AGRICOLTURA SOSTENIBILE E INFAMATA

da | 7 Nov 2017 | Internazionale

fitofarmaci

I ministri agricoli dell’Unione europea hanno discusso il 6 novembre una nuova relazione sulla sostenibile utilizzazione dei pesticidi e sull’argomento è ripreso il dibattito: nonostante gli alti standard di sicurezza fissati dall’Unione Europea e rispettati dai coltivatori, non c’è fiducia nei cittadini per quanto riguarda l’utilizzo di questi sostanze nel settore agricolo e questo, secondo gli agricoltori, dipende anche dalle istituzioni. «Sebbene gli agricoltori – afferma il vicepresidente della Copa, la Confederazione delle associazioni agricole europee, Henri Brichart – sono ben addestrati e le loro attrezzature di spruzzatura siano controllate, le istituzioni dell’Ue non promuovono abbastanza i nostri elevati standard di sicurezza per il pubblico o creano fiducia nel nostro sistema. Ciò provoca i cittadini che interrogano le nostre pratiche agricole e la perdita di strumenti sicuri ed efficienti». La federazione europea, che comprende anche le cooperative agricole di Cogeca, ribadisce che l’Ue non promuove la sufficienza del grado di sicurezza raggiunto finora. «La maggior parte dei parassiti e delle malattie – ha aggiunto Brichart – è controllata con pratiche agricole come la rotazione delle colture, la selezione di sementi e varietà, la pratica di coltivazione, i seminativi e le densità, e così via. Ma alcune di queste tecnologie – nuove tecniche di coltivazione, e prodotti per la protezione delle piante – sono sotto pressione a causa della mancanza di fiducia nelle istituzioni dell’UE e con decisioni prive di fondamento scientifico ».

Il glifosate, che ha ricevuto una valutazione positiva da parte dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) e dell’Agenzia europea per le sostanze chimiche (Echa), è un ottimo esempio. Non dovrebbe esserci alcun dubbio sul rinnovo dell’autorizzazione per i prossimi 15 anni. «I nostri prodotti fitosanitari (PPP) – ha ribadito – sono applicati in modo più sicuro in tutto il mondo, ma l’Ue non riesce a salvaguardare la competitività della nostra agricoltura. Ciò comporta una perdita di competitività a livello globale. Gli agricoltori europei e le loro cooperative hanno bisogno di accedere a questi progressi tecnologici per affrontare i futuri futuri e per rimanere competitivi sul mercato». Ha inoltre sottolineato la necessità di impostare scambi commerciali su basi eque, e di esercitare la massima cautela nella negoziazione con il blocco latinoamericano del Mercosur. Il Copa dubita che questi paesi stiano dimostrando una vera volontà di garantire condizioni di parità. Il presidente argentino Mauricio Macri, ad esempio, ha appena annunciato l’attuazione delle restituzioni all’esportazione per la carne di maiale argentina. Brichart ha infine accolto con favore la dichiarazione fatta da molti ministri sull’importanza della bioeconomia, affermando che avrà un ruolo importante nella futura politica agricola comune (Pac) e nella ricerca politica dell’Ue.

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