A due mesi dall’approvazione del “Piano Agricoltura 2.0” che dovrebbe permettere di semplificare la gestione della Politica Agricola Comune 2014-2020, Confagricoltura ha organizzato ad Alessandria una tavola rotonda per un confronto tecnico-politico tra Luca Brondelli di Brondello (presidente di Confagricoltura Alessandria), Giorgio Ferrero (assessore all’agricoltura della Regione Piemonte), Andrea Olivero (vice ministro alle politiche agricole e forestali), Mario Guidi (presidente nazionale di Confagricoltura, foto piccola) ed Ezio Castiglione (presidente ISMEA). Si è parlato – informa una nota di Confagricoltura – della costituzione di un solo Fascicolo Aziendale: viene messo insieme ciò che era gestito in modo separato ossia il Piano colturale, il Piano assicurativo individuale e il Quaderno di campagna. Le imprese faranno una sola dichiarazione, che sarà poi condivisa tra amministrazioni. Dovranno dichiarare il 50% di dati in meno rispetto ad oggi. Meno oneri burocratici e informazioni coerenti ed omogenee sulle quali basare tutti gli aiuti all’azienda, con un duplice risultato: semplificazione per l’agricoltore e maggiore efficienza dei controlli a carico dell’Amministrazione. Un altro punto d’interesse del Decreto è l’Anagrafe Unica delle Aziende Agricole, che vede l’istituzione di un database federato degli Organismi Pagatori (cloud) che integra e rende disponibili tutte le informazioni aggiornate su base territoriale.
La Domanda Pac precompilata e disponibile on-line da marzo 2015 è senz’altro una novità all’avanguardia. Infatti, il produttore (autonomamente o assistito dal CAA) potrà dare semplice conferma dei dati preinseriti con un click o integrare e completare le informazioni. L’introduzione del Pagamento anticipato a giugno 2015 è stato un provvedimento ben accolto dal pubblico in sala. Sarà possibile erogare l’anticipo dei pagamenti Pac fino al 100% dell’importo dovuto per le aziende che ne faranno richiesta all’atto della domanda, direttamente a giugno, invece che a dicembre, tramite accesso al credito bancario. Si tratta di una platea potenziale di circa 1 milione di aziende per oltre 4 miliardi di euro di pagamenti Pac. La Banca dati Unica dei Certificati, sempre introdotta dal Decreto, sarà coordinata a livello nazionale la raccolta, la durata e la validità delle certificazioni (antimafia, DURC, ecc…), evitando alle aziende di presentare la stessa documentazione a diverse Amministrazioni ovvero più volte in base alle domande presentate. Invece, la Domanda Unificata sarà in vigore a partire dal 2016: ciascuna azienda potrà presentare, autonomamente o recandosi presso qualsiasi struttura di assistenza (CAA) presente sul territorio nazionale, un’unica domanda di aiuto, che accorpi le richieste Pac, Uma, Psr, Assicurazioni, ecc… Il presidente nazionale di Confagricoltura Mario Guidi ha ricordato i ‘pilastri’ dell’azione per rilanciare il settore agricolo: il potenziamento dell’export; l’accesso al credito, l’incremento della ricerca e dell’innovazione; il coordinamento delle politiche europee, nazionali e regionali mettendo al centro l’attività imprenditoriale. Ma prima di tutto ciò occorre intervenire sulla burocrazia che è “la prima causa della non competitività delle imprese italiane, viene ancora prima della carenza di infrastrutture”. (21.02.15)