Nulla di nuovo dalle sedute di borsa di martedì a Milano e Vercelli. Novara resta chiusa il lunedì di Pasquetta. Anche i listini sono totalmente invariati, in un mercato caratterizzato da scarsa partecipazione e, di conseguenza, esiguo numero di scambi. Agea
SI ATTENDONO I NUOVI DATI SULLE SEMINE
Le varietà per le quali continua a registrarsi maggiore interesse sono lunghi B e tondi da sushi. Le compravendite nono sono numerose, tuttavia, neanche in questi comparti. Rimangono voci di qualche euro in più per Selenio, ottenibili con pagamenti lunghi, ma i pochi scambi non sono tali da portare a variazioni. Anche in senso negativo non si ravvisano segnalazioni. I prezzi massimi a listino sono quelli che si registrano anche nelle compravendite per le partite dalla qualità ottimale. Come spiegato nell’ultima analisi (leggi), le riserie continuano a ritirare quanto acquistato e attendono maggiori informazioni riguardo a sviluppi internazionali e, soprattutto, scelte di semina.
Nei prossimi giorni Ente Nazionale Risi dovrebbe pubblicare il nuovo sondaggio. Questo sarà sicuramente basato su notizie più certe, essendo ormai prossimi all’esecuzione della lavorazione. Apprese queste informazioni, ancor di più dopo la scoperta dei dati di semina reali, si entrerà nel vivo del trimestre conclusivo degli acquisti per il mercato in corso.
CIRCOLARE DI AGEA SUI DOCUMENTI DA PRESENTARE PER L’ACCOPPIATO
Nell’ultima settimana una notizia è arrivata da Agea. Come ravvisato da Ente Risi, l’Agenzia ministeriale ha pubblicato la circolare con le nuove regole relative alla presentazione della domanda unica 2024, al fine dell’ottenimento dell’aiuto accoppiato riso (vedi il documento completo). In essa si definiscono le informazioni che devono essere presenti nei documenti fiscali ricevuti dagli agricoltori per l’acquisto della semente. Queste sono: specie, varietà, N° partita (lotto), categoria e quantità. Qualora tutte queste informazioni fossero presenti nelle fatture di acquisto o documenti di trasporto della semente basterà allegare gli stessi alla domanda unica. In caso contrario sarà necessario allegare i cartellini. Nella circolare viene anche affermato che la semente dovrà essere relativa ad un acquisto effettuato nel 2024. Non verranno considerate dunque le sementi certificate acquistati negli anni precedenti.
Viene così messo nero su bianco un ulteriore obbligo necessario all’ottenimento di questo importante premio accoppiato, pari a 357 €/ha. La scelta di legarlo all’utilizzo di semente certificata è stata più volte criticata da alcuni agricoltori, che considerano il prezzo di questo prodotto troppo elevato in relazione a quello della materia prima. Agea
MINOIA: «NON RAVVISIAMO SPECULAZIONI»
Parliamo di questi temi con Carlo Minoia, coordinatore gruppo riso di Assosementi: «I listini sono stati prodotti come di consueto dalle ditte sementiere, basta confrontare il loro andamento rispetto a quello delle medie in Borsa Merci. Da sempre alcuni agricoltori, soprattutto chi pratica reimpiego, lamentano un eccessivo sovrapprezzo. Dimenticano di considerare, oltre ai costi della materia prima (che rimangono i principali), le spese per fonti energetiche, imballaggi, prodotti utili alla lavorazione, manodopera, ricerca e sviluppo e gestione di una realtà sempre più complessa come una ditta di moltiplicazione e commercializzazione della semente certificata.
Anche al netto di tutto ciò, in ogni caso, ribadisco che non vedo da nessun rappresentante della categoria un meccanismo di speculazione rispetto all’andamento del risone in borsa, pur considerando la recente introduzione del vincolo per l’accoppiato. Non condivido questo tentativo di colpevolizzazione della categoria che rappresento per la scelta dei prezzi. Critiche giuste, laddove fosse necessario, le ascolterei riguardo alla qualità del materiale certificato venduto. Credo che sia su quello che i risicoltori debbano concentrarsi anche per valorizzare al meglio il loro lavoro. Investire nella semente deve essere qualcosa che porta un vantaggio economico a partire dal risultato agronomico. Alla luce delle recenti scelte politiche e del premio corrisposto non capirei come si possa scegliere di continuare ad effettuare il rimpiego, che ha comunque dei costi». Autore: Ezio Bosso.
Agea
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