ADDIO ALLA SINDACALISTA DELLE MONDINE

Nell’epitaffio scritto per un’amica, raccontava: «Soffrimmo molto quando morì Argenta Maria Margotti, la mondina colpita dall’arma di un carabiniere durante uno sciopero nel maggio del 1949 a Ponte Stoppino di Marmorta». La Margotti era di Molinella, come Irea Gualandi. La partigiana è scomparsa ieri a Milano, insieme al marito. L’ha uccisa l’amore: stroncata, sembra, dalla scoperta del corpo senza vita del compagno.  Veniva da Molinella, la Irea, e la sua era un’epoca di grandi passioni. Era, soprattutto, una terra di riso e di mondine, di fatica e di battaglie. Idea Gualandi non visse il celeberrimo sciopero del 1906 con cui le donne addette alla monda del riso strapparono le otto ore di lavoro e cambiarono il corso della storia sindacale di questo Paese. Tuttavia, non si perse neanche una delle lotte operaie che costellarono la vita delle campagne nel Dopoguerra. Aveva la tempra delle mondine di Molinella, che – come amava ricordare – cantavano l’inno dei lavoratori in faccia ai gendarmi che andavano ad arrestarle. Dopo la Resistenza, fu sindacalista e saggista. Scrisse “L’utopia e il reale” e “Mondine, tra cronaca, storia e testimonianze”. Non sappiamo cosa pensasse di questo mondo agricolo così diverso dal suo: la risaia degli anni Trenta (e Quaranta, e Cinquanta) era anche degli operai e delle mondine. Che combattevano perché quel riso, colti era anche loro. Probabilmente, non si ritroverebbe nella risaia di oggi dove a litigare sono i padroni, tra di loro. Magari, da comunista della prima ora, penserebbe che Marx aveva proprio ragione…