Il Cda dell’Est Sesia ha confermato la fiducia al presidente Giuseppe Caresana. Dopo giorni di polemiche su una vicenda intricata, la maggioranza del consiglio si è ricompattata intorno all’esponente di Confagricoltura. A favore dell’impeachment si sono pronunciati i Consiglieri Colli, Spina, Casalone, D’Austria; contro i Consiglieri Mercalli, De Ghislanzoni, Cicogna, Daghetta, Leonardi, Bertolino, Manca, Giovannini e Desigis; astenuti Maregatti e Alfieri. In estrema sintesi, Caresana è stato accusato da un gruppo di Consiglieri, alcuni dei quali appartenenti all’Unione agricoltori di Pavia e quindi al suo stesso sindacato, di non aver voluto costituirsi parte civile contro i tecnici dell’Associazione chiamati a rispondere di un accordo bonario con una ditta che lavorava al diramatore Quintino Sella, su cui è aperto un procedimento giudiziario, danneggiando l’ente.
In aggiunta, imputano al presidente dell’Est Sesia di non aver comunicato le decisioni al Cda e di aver coperto il comportamento neghittoso del personale tecnico anche in talune operazioni di collaudo. Data la complessità della vicenda, abbiamo atteso che il Cda si chiarisse le idee e adesso ce ne occupiamo, partendo proprio dal presidente Caresana. Naturalmente, risoitaliano.eu pubblicherà tutte le opinioni sull’argomento, purché siano espresse da consiglieri eletti (e quindi titolati ad esprimersi) e disposti ad assumersi la responsabilità di quello che affermano, secondo le regole del buon giornalismo, che rispetta tutti e rispetta le leggi. L’attenzione per questo tema, lo vogliamo chiarire, deriva dal fatto che l’Est Sesia è uno degli enti più importanti per la risicoltura italiana, poiché dalla sua attività dipende l’irrigazione di gran parte delle nostre risaie.
Intervista al Presidente Caresana
Presidente Caresana, come commenta la seduta del consiglio d’amministrazione?
La riunione di lunedì si preannunciava molto calda perché all’Ordine del Giorno era stato da me doverosamente e volutamente inserito il punto riguardante la richiesta, apparentemente della maggioranza dei Delegati per convocare una Assemblea straordinaria per chiedere la mia destituzione e la nomina di un nuovo presidente. Non avrei potuto fare diversamente, in nome della coerenza e dei principi cui mi sono sempre attenuto come Presidente. Ma altrettanto doverosamente ho dovuto analizzare ed esaminare a fondo la richiesta con le firme dei Delegati nei contenuti e nella impostazione. Da questo esame, condotto con un essenziale supporto legale, è emerso che la richiesta non solo è inidonea per gravi difetti di ordine formale circa le modalità di raccolta delle firme, ma anche dal punto di vista statutario risulta essere inefficace.
Non solo, qualora ne venisse dato seguito, si configurerebbe da parte del Consiglio di Amministrazione come un atto violativo delle norme di Legge e di Statuto. Tali precise considerazioni, lette e valutate attentamente da tutti i Consiglieri presenti hanno prodotto, alla fine, il risultato sperato del rigetto a larga maggioranza della richiesta. Devo anche registrare, con favore, che il fronte fino a ieri all’apparenza molto compatto, si è ridimensionato. C’è stata l’assenza di un consigliere e, moto più rilevante, l’astensione di due Consiglieri del gruppo dei 7, capeggiato da Camillo Colli. Dico con favore perché evidentemente è emerso qualche dubbio sulla correttezza dell’operato e degli obiettivi reali di chi mi accusava.
Come risponde alle accuse di scarsa trasparenza dei 7 consiglieri?
In primis mi faccia dire che io mi sono sempre comportato in modo assolutamente trasparente, leale e soprattutto in assoluta aderenza allo statuto del consorzio che lega in modo indissolubile i proprietari dei terreni insistenti nelle zone statutarie del consorzio così come voluti dai nostri avi. Ciò premesso, sottolineo subito la contraddittorietà di comportamento del Consigliere Colli. Il medesimo ha attivamente partecipato alle sedute del CdA dal 2012 ad oggi su tutte le vicende giudiziarie in atto e ha approvato tutte le linee di condotta proposte e supportate sempre da numerosi pareri di più di un legale. Sembra che si sia dimenticato di tutto quello che ha approvato in 9 anni di permanenza in Consiglio ! Nelle numerose riunioni ufficiose organizzate da consiglieri d’amministrazione con delegati e componenti dei comitati di zona e delle quali io Presidente e la maggioranza dei Consiglieri è stata tenuta lontana, sono state fatte affermazioni non rispondenti alla realtà, ma probabilmente apparse come veritiere ai convocati, proprio per l’assenza di altre voci di riscontro.
Perché allora hanno sospettato di Lei?
Non è sicuramente facile districarsi nel labirinto degli aspetti legali di un ente che è faticosamente uscito da un processo lungo e complesso, che è durato circa dieci anni con 28 persone indagate, tra cui l’ente stesso, il sottoscritto e quattro dirigenti per 42 capi di imputazione. Fortunatamente, per i dirigenti, il consorzio ed il sottoscritto la sentenza è stata assolutoria. Solo per Colli ed il suo gruppo l’assoluzione è condanna.
Quindi Lei rigetta tutte le accuse?
Quindi, nessun equivoco sulla massima trasparenza da parte mia, ben diversamente dai consiglieri di minoranza. A tal proposito debbo dire che 4 di questi sono consiglieri di nuova nomina e che non erano presenti negli scorsi mandati, neppure come delegati in Assemblea. Pertanto, che credibilità possono aver nel rilevare la mancanza di trasparenza su argomenti che manco conoscevano e di cui oggi parlano solo per sentito dire ? Siccome non si è mai negata a nessuno, tantomeno ai Delegati, la disponibilità a fornire ogni notizia o chiarimento necessario, invito i 4 consiglieri di nuova nomina a chiedermi tutte le informazioni e i chiarimenti che riterranno, per ristabilire un rapporto costruttivo che nei 23 anni passati nella carica di Presidente ho sempre perseguito.
E sull’accusa di ostacolo alla costituzione di parte civile di Est Sesia nel corso del processo 3090?
Questa è l’accusa più ridicola. Come risulta in modo chiaro ed inequivocabile dai verbali del Consiglio di Amministrazione la verità sta all’esatto opposto. A tale tema, con trasparenza massima, sono state dedicate, in modo sproporzionato, tutte le riunioni del CdA a partire dalla fine del 2020. Atti e fatti alla mano, la costituzione di parte civile fu votata da tutto il Consiglio, e da me per primo, nel gennaio del 2021, con la nomina di un legale di fiducia di una parte dei Consiglieri. Successivamente, Colli e i 6 Consiglieri coesi con il Direttore Generale, pretesero e vollero la nomina di un diverso Difensore che non riscuoteva la fiducia di tutti. Il risultato di tale iniziativa dei miei odierni oppositori è stato il rigetto definitivo della costituzione di parte civile dell’Ente a causa di errori gravi di natura tecnico giuridica, fatto che impedirà la presenza di Est Sesia nelle successive fasi del processo. Il rigetto definitivo della istanza a causa di errori tecnico legali, stranamente, non è stato riportato nella comunicazione di Colli nell’assemblea del 29 giugno scorso.